30/04/2002 Tempo di lettura: 9 minuti

Gara: Asso pigliatutto

- F1 -
La gara, intesa come competizione, tra le F.1 non è praticamente mai
esistita, visto che Schumacher già al 2° giro si mette a fare melina,
vedendo scomparire alle sue spalle il fratello. Da quel momento in poi
Michael ha solo dovuto decidere di quanto vincere, quanto impressionare gli
avversari e quanto umiliarli. Seguendo gli attuali dettami in fatto di
pretattica, il campione del mondo si è limitato ad un solo spettacolare
giro veloce al rientro dalla seconda sosta e per il resto si è messo a
girare metodicamente poco più veloce delle Williams o, nel finale di gara,
al ritmo dei doppiati.

- F2 -
Prestazionalmente domina ancora la Renault, che sarebbe in grado di mettere
a segno una doppietta, ma il progetto mostra ancora la sua scarsa
affidabilità ed entrambe le vetture sono costrette praticamente al ritiro.
Chi ne approfitta? Ma è ovvio, le solite Sauber, in stato di grazia per via
dei pneumatici, così come le Arrows e la Bar di Panis.


Eroe del GP

M. Schumacher: due sole parole: Grand Chelem. Pole, vittoria, giro veloce,
in testa dall'inizio alla fine, suoi tutti I migliori tempi di settore sia
in qualifica che in gara. Tutti I dati di un dominio schiacciante.


I leoni

Heidfeld: maledettamente concreto, come sempre.

Massa: ha il passo del compagno in gara, regge bene sotto pressione. Deve
solo migliorare in qualifica.

Panis: a differenza di Villeneuve fa qualcosa per guadagnarsi la pagnotta.

Trulli: uno dei migliori del Gp di ieri, frenato solo dalla squadra che gli
fornisce materiale scadente. Certo, per il novello Alesi di arrivare in
fondo non se ne parla.


Il limbo

Coulthard: in qualifica patisce, ma in gara si riscatta, sopratutto nel
duello tutto inglese con Button. Non si può ottenere molto di più con la
MP4-17.

Montoya: forse la lunga permanenza in F.1 gli nuoce. Da due gare stiamo
vedendo un pilota abulico che le prende regolarmente dal compagno di
squadra e si rassegna a gare da tassista.

Frentzen: mille volte dato per finito, è ancora qui a smentire tutti con la
gara di ieri.


I bocciati

R.Schumacher: passo falso per il fratellino. Distrazione? Noia? Pressione? MahS.

Sato: la macchina ha le sue colpe, ma questa volta il giapponese ci mette
del suo.

Villeneuve: disastroso. Si è completamente arreso. Sorpassa un Bernoldi
agonizzante ed ha un po' di copertura televisiva, ma se riflettiamo che
Bernoldi non ha mai preso un punto in F.1 e Villeneuve è stato campione del
mondo, il raccapriccio è legittimo

Button: quella di dare strada agli avversari sta diventando una brutta
abitudine, e non è certo una di quelle che contraddistinguono i campioni
(cfr. Senna, Brasile 1992). Se poi la strada non la dà quando deve favorire
il compagno di squadra...

Irvine: tenta di rubare al sabato con il vecchio trucco della benzina
irregolare, domenica rientra nei ranghi. Mancando le Minardi accetta di
buon grado di fare da vettura-scopa

De la Rosa: in spagna non combina mai molto, anzi tende ad uscire sempre
nella stessa curva...e dire che è il circuito di casa!

Bernoldi: ancora una volta non termina la gara, ma fino a quel momento era
stato molto scarso, viste le potenzialità della Arrows a Barcellona.

McNish: invisibile.


Non giudicabili

Barrichello: peccato, sta disputando la sua migliore annata, sarebbe potuto
essere l'unico avversario (sebbene dal destino segnato) di Schumacher ed
invece la Ferrari lo appieda ancora una volta, addirittura prima della gara

Raikkonen: peccato, la sfortuna se la sta prendendo un po' troppo con lui.

Fisichella: poco più di 20 giri...in due gare!

Salo: ai box dopo 3 giri per una foratura.


Il mio punto di vista
Formula miseria

Al di là della doratissima Ferrari, sempre più splendente e sponsorizzata,
quella che abbiamo di fronte è una F.1 in cui regna la miseria.
La miseria di un sorpasso solo in tutta la gara, la miseria di top team da
500 miliardi a stagione che dichiarano che il loro obbiettivo è il secondo
(!) posto nel mondiale costruttori, la miseria di squadre che licenziano
persone a grappoli e bloccano lo sviluppo già alla 5. gara, la miseria
delle monoposto stellari che perdono I pezzi per strada, la miseria dei
sorpassi ad 80 km/h in corsia box.
Ma non è solo questo, se volete possiamo aggiungere anche la tristezza
dell'ennesimo mondiale aggrappato alla speranza che delle gomme funzionino,
la contraddizione di un titolo mondiale da spartire tra due fratelli (e lo
stesso manager), dei piloti di valore che per la loro nazionalità o per i
pochi soldi sono costretti su monoposto fallimentari...
Forse alla F.1 serve un momento come questo per capire quanto sia caduta in
basso sul piano dello spettacolo e dell'immagine che fornisce al mondo
esterno. Pare che gli sponsor se ne stiano andando, era ora. Forse è la
volta buona che questo sport dalle multinazionali torna in mano agli uomini.
Ci credo poco, ma mi piace sognare.

Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio di Spagna 2002