Perché Red Bull vede nella Ferrari la minaccia più grande per la prossima stagione

Jonathan Wheatley, direttore sportivo della Red Bull, ritiene che la Ferrari sia la squadra da tenere d'occhio quest'anno, riconoscendo i recenti progressi della scuderia e la forza della sua formazione di piloti.

La Ferrari ha superato bene la terribile stagione 2020 in cui aveva ottenuto solo tre podi scivolando al sesto posto nella classifica costruttori, il peggiore posizionamento negli ultimi 40 anni.

Ma il passo avanti del pacchetto 2021, migliorato ulteriormente dalla power unit evoluta introdotta alla fine della scorsa stagione, ha permesso ai neo compagni di squadra Charles Leclerc e Carlos Sainz di riportare la squadra nella top tre dietro gli sfidanti al titolo Mercedes e Red Bull.

Wheatley non sa in che modo cambieranno le gerarchie l'anno prossimo, na ha individuato nella Ferrari il rivale più pericoloso:

"Penso che sia molto difficile da prevedere a questo punto; hai solo i tuoi riferimenti rispetto alla macchina dell'anno scorso", ha detto Wheatley al Jack Threlfall Show.

"Puoi ottenere frammenti di informazioni da altre squadre, ma non sai se ti stanno dicendo la verità, o solo cercando di farti preoccupare. Fondamentalmente, devi guardare la tua scrivania e devi fare il miglior lavoro possibile. La Ferrari ed in particolare la sua power unit, sembrava essere molto forte alla fine dell'anno; erano chiaramente la terza squadra più veloce alla fine dell'anno. Hanno anche una grande formazione di piloti. Non ero sicuro che si sarebbero affiatati, ma sembra che l'abbiano fatto molto bene. Penso che la Ferrari sarà la grande incognita, o forse la grande minaccia di quest'anno".
 

Wheatley ha aggiunto che lo scenario in cui molte squadre lottano per il Titolo è quello che preferisce.

"La mia idea del campionato del mondo perfetto è quella in cui vinciamo noi, ovviamente! Ma vorrei un combattimento di boxe a mani nude dalla prima all'ultima gara; mi piacerebbe avere combattimenti ogni fine settimana. Vorrei vedere sei, otto piloti in grado di vincere una gara e tutto si riduce a chi può mettere insieme un campionato in 23 gare. Chi può fare meno errori? Chi può mettere giù la macchina più competitiva nel maggior numero di fine settimana? Chi può capitalizzare quelle chiamate strategiche all'ultimo minuto? Non fraintendetemi, sarebbe fantastico dominare e vincere 23 gare all'anno! Ma il mio campionato ideale è quello in cui sei esausto alla fine dell'anno, ma hai raggiunto qualcosa di straordinario"

Articolo originale su racingnews365.com