Record di vittorie e di punti in una stagione per la Ferrari; record di noia per gli spettatori

21/10/2002 Tempo di lettura: 3 minuti
Se i tifosi Ferrari possono gioire per il 3° campionato piloti, 4° campionato costruttori consecutivo e per Michael Schumacher che con il 5° titolo (3° consecutivo) ha eguagliato il mitico Fangio, non si può certo dire che il 2002 sia stanno un anno da ricordare. Mondiale dominato in lungo e il largo dalla Ferrari che ha raggiunto l'apice di una superiorità tecnica prima cercata, poi raggiunta e ora consolidata in modo impeccabile. La scelta della Ferrari di impedire la lotta tra i propri piloti ha però ucciso l'interesse del campionato già messo a dura prova dalla superiorità dei mezzi 'stile McLaren 1988 o Williams 1992. Ed il calo di interesse conseguente sta preoccupando "chi tiene i cordoni della borsa" visto che sembra che il periodo di "grandeur" della F1 attuale sia avviato alla fine in modo fin troppo rapido. Chi è causa del suo mal pianga se stesso recita un vecchio adagio: l'aver congelato il regolamento tecnico non poteva aver altre conseguenze di cià che stiamo vedendo; una squadra forte trova una soluzione vincente; tale forte squadra è anche la più ricca ed ecco la ricetta per un dominio incontrastato; non c'è più spazio, nè regolamentare nè tecnico, per i colpi di genio ed ecco che la posizione di forza della Ferrari si consolida anzichè indebolirsi con il passare del tempo. Ora la speranza è che i rimedi che saranno proposti per ridare appeal alla massima formula non siano peggiori del male ..... Dal punto di vista tecnico c'è veramente poco da dire. La F2002 Ferrari è stata un passo avanti notevole rispetto alla vettura precedente; il grande lavoro aerodinamico (grazie al nuovo cambio miniaturizzato) fatto al retrotreno ha risolto l'ultimo problema che era rimasto alla Ferrari, quello della velocità di punta. Alla maneggevolezza del telaio e all'efficienza aerodinamica, quest'anno si è aggiunta una schiacciante superiorità sul fronte gomme il che ha reso inavvicinabili le rosse. Poco impatto hanno avuto i grandi risultati ottenuti dalla BMW sul fronte motore; i 19000 giri/minuti superati per la prima volta a Monza, i 900 CV sfiorati sono risultati inutili; il notevole vantaggio in termini di potenza che la casa bavarese aveva nel 2001 è stato molto limato dall 051 Ferrari di quest'anno; i 15-20 CV di vantaggio residuo non sono certo stati in grado di compensare le carenze telaistiche e gommistiche. E il mondiale non ha potuto fare altro che scorrere lungo binari assolutamente tracciati. Ora attendiamo "con ansia" i soliti palliativi regolamentari e le capacità di reazione di Mercedes e Williams, gli anelli deboli degli avversari della Ferrari. Sono 3 anni che li si attende per cercare di ridare interessa ad un "sport" la cui popolarità sta scendendo troppo in fretta.

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