Hamilton: «Mondiale 2021 manipolato». Poi sul 2008: « Massa campione, che dignità sul podio»
15/11/2022 13:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

2007, 2008 e 2021 verranno per sempre ricordate come tre delle annate più lottate e discusse nella storia della Formula 1. Curiosamente tutte hanno un grande protagonista in comune: Lewis Hamilton. Nel primo caso, il britannico perse il titolo di un solo punto contro Kimi Raikkonen. Nel secondo, riuscì a laurearsi campione del mondo in Brasile ai danni di Massa superando negli ultimi metri la Toyota di Timo Glock (rimasta in pista con le gomme da asciutto nonostante il diluvio abbattutosi sul circuito di Interlagos). Nel terzo caso, invece, è stato l'attuale pilota della Mercedes a vedersi sfuggire il titolo iridato a vantaggio di Max Verstappen, in un finale ad Abu Dhabi concitatissimo e condito da decisioni controverse della direzione di gara.

Durante un suo intervento ai microfoni di Sky Sport, Hamilton è stato chiamato a fare alcune considerazioni in merito ai tre campionati sopracitati. L'intervistatore? Proprio quel Timo Glock che gli "consegnò" il titolo a San Paolo.

Le parole di Lewis Hamilton

Hamilton: «Mondiale 2021 manipolato». Poi sul 2008: « Massa campione, che dignità sul podio»

Nell'intervista andata in scena lo scorso weekend in Brasile, Glock ha chiesto ad Hamilton se ritiene che ci siano delle similitudini tra l'epilogo del Mondiale 2007 e quello del 2021. Al che il britannico ha risposto: "No, sono diversi. Perché il campionato 2007 non è stato manipolato da nessuno. Nella scorsa stagione qualcuno ha deciso quello che doveva essere il risultato".

Poi ha aggiunto: "Ci sono somiglianze nel tipo di dolore tra le due sconfitte. Una sensazione orribile nel tuo cuore e nel tuo spirito. Ne sono così grato, perché è stata una vera prova, che mi ha insegnato ad affrontare le avversità della vita, a non arrendermi mai, a continuare a spingere, continuare a inseguire, andare avanti. I miracoli accadono. E quello è stato davvero un momento miracoloso per me".

A causa di quanto è successo in Brasile nel 2008, Glock ha raccontato di aver ricevuto messaggi di odio e minacce, anche verso i suoi familiari, il che ha reso necessario l'ingaggio di una scorta per difendere la loro incolumità. A tal riguardo Hamilton ha detto: "Mi dispiace che all'epoca non sono stato in grado di... non capivo cosa ti stesse succedendo. Ero molto giovane, mi dispiace di non essere stato in grado di supportarti in quel periodo. Se fosse accaduto oggi, so che potrei essere lì a sostenerti. Ma comunque, l'hai affrontata in modo fantastico".

Infine, il sette volte campione del mondo ha voluto spendere belle parole anche per Massa: "Il 2008 stato un anno così straordinario per Felipe, oltre che per me. La parte più impressionante della stagione è stata la fine, come è salito sul podio con orgoglio e dignità. È un campione ai miei occhi, per qualcosa di molto più grande della semplice vittoria di un campionato".

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