Chiamato a dire la sua durante la diretta di SkySportF1, Ivan Capelli ha analizzato le vicende del Gran Premio di Australia soffermandosi sulle controverse decisioni dei commissari di gara e sulla "reazione" dei piloti a un ultimo giro in modalità passerella. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni sulla gestione dell'ultima ripartenza dopo la bandiera rossa.
"Che ne penso del fatto che abbiano portato le vetture nelle posizioni 'originarie'? Io veramente credo che la Formula 1 vada sempre a complicarsi la vita. Da casa si fa fatica a capire. Se non avessimo il supporto dei team principal che sono al muretto, anche a volte non avremmo la capacità di analizzare e capire le situazioni che si vanno a creare", esordisce Capelli.
Poi aggiunge: "Detto questo, c'è stato il precedente di Baku - come si è detto durante la telecronaca - che creava un punto fermo. Però Melbourne è una pista completamente diversa rispetto a Baku, dove, tutto sommato, si ha un rettilineo più lungo e una prima curva che tiporta a destra e sgrana un pochettino il gruppo. Qui (a Melbourne, ndr), con questa prima chicane, con una successiva accelerazione diventa molto più pericoloso. Abbiamo visto cosa è successo... ".
"Quindi, forse una partenza lanciata - all'ultima partenza, con ancora due giri da fare - credo che sarebbe riuscita a calmierare l'animo dei piloti", ha concluso l'ex Ferrari.
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