Ferrari: per questo precedente potrebbe perdere il ricorso per la penalità di Sainz
13/04/2023 18:50:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Una voce unanime si è alzata da Maranello dopo l'esito del Gran Premio d'Australia: la penalità di 5 secondi di Carlos Sainz, arrivata per il contatto con Fernando Alonso alla penultima ripartenza, è ingiusta. Per colpa di essa, infatti, la Rossa non ha raccimolato punti a Melbourne, sebbene il pilota numero 55 fosse arrivato fino ai piedi del podio. Perciò, Frederic Vasseur ha richiesto un diritto di revisione, affinchè la classifica venga riportata a come era prima della seconda bandiera rossa. 

Tuttavia, ottenere un cambiamento non sarà così semplice. L'articolo del codice sportivo, infatti, afferma che bisogna portare "un nuovo elemento significante e rilevante che non era disponibile alle parti nel momento di decidere per la penalità". Perciò, Ferrari deve raccimolare delle nuove prove che parlino della innocenza di Sainz, ma lo scoglio da superare è parecchio alto. Questa è la lezione che ha insegnato il Gran Premio di Canada nel 2019 con la penalità di Sebastian Vettel.

Le speranze della Ferrari

Ferrari: per questo precedente potrebbe perdere il ricorso per la penalità di Sainz

Per molti appassionati, quella domenica a Montreal è stata difficile da digerire. In quell'occasione, Sebastian Vettel era in testa alla gara e sembrava destinato a portare a casa la sua prima vittoria stagionale. Tuttavia, al giro 48 di 70, il tedesco è andato largo alla chicane, tagliando attraverso l'erba. Il suo modo di rientrare in pista è stato giudicato pericoloso, e perciò a Vettel è stata data una penalità di 5 secondi, a causa della quale ha perso il gradino più alto del podio. 

Anche quella volta, la Ferrari ha fatto ricorso, portando le parole di Vettel come "prova significativa". Nemmeno questo però è bastato a ribaltare il risultato. Sembra difficile, quindi, che la penalità di Sainz venga revocata, dal momento che è stata molto ben documentata nella domenica in Australia. Difficile sì, ma non impossibile: il Cavallino ha dalla sua il fatto che il giro 57 sembra non essere mai esistito. La bandiera rossa, infatti, è stata esposta prima che il leader Max Verstappen tagliasse la linea del primo settore, perciò l'ordine è stato decretato a tavolino dai giudici di gara. Inoltre, un altro elemento a favore è il fatto che nemmeno Logan Sargeant è stato penalizzato per il contatto con Nyck de Vries, un incidente ben più gravoso. 

Foto di copertina: twitter

 

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