L'ex pilota della Red Bull Danil Kvyat ha manifestato tutta la sua frustrazione per il modo in cui il team austriaco lo ha trattato quando era al volante della loro monoposto. Il russo era stato scelto nel 2015 come compagno di Daniel Ricciardo per sostituire l'uscente Sebastian Vettel, approdato in Ferrari.
Danil aveva battuto il suo compagno di squadra durante il campionato 2015, alla stagione del suo debutto con la squadra di Milton Keynes. Nonostante ciò fu retrocesso in Toro Rosso (scalzato da Max Verstappen) a sole tre gare dal termine della stagione dopo un incidente avvenuto nel GP di Russia. Recentemente il ventinovenne ha dichiarato ai microfoni del podcast Track Limits che le ferite di questa vicenda non si sono mai completamente rimarginate. Di seguito riportiamo le sue parole.
Ai microfoni del podcast, Kvyat ha dichiarato: "Tutti erano molto stressati nel 2015/16. Era l'opposto di adesso. Ora anno un'auto dominante, mentre in quel periodo era una delle peggiori in griglia. Christian Horner non era felice, e non lo era nemmeno Helmut Marko. Io li ho aiutati a superare i momenti più complicati e poi si sono liberati di me. Però non mi importa, era ancora un gran periodo per me".
Andando avanti, però, il russo ha rivelato che in verità ha sofferto molto il ritorno in Toro Rosso: "La verità è che dopo il 2016 non volevo più essere in Toro Rosso. Non ero motivato. Non mi piaceva lavorare per loro e ogni volta che mi svegliavo, ero tipo, devo andare a guidare di nuovo la macchina per loro. Non è stato un periodo piacevole. Nel 2017 poi è stato davvero complicato perché io ero ancora senza motivazione, mentre Carlos era super motivato e andare contro un Sainz con questa mentalità non ha proprio senso"
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