L'accusa di Perez: «Per i latinoamericani è più difficile entrare in Formula 1»
18/07/2023 18:30:00 Tempo di lettura: 2 minuti

Sergio Perez è attualmente impegnato a preparare uno show per la Red Bull che andrà in scena questo weekend a Madrid. Prima dell'evento, il messicano ha incontrato un gruppo di giornalisti, tra cui alcuni della testata Motorsport.com, e ha risposto alle loro domande, toccando temi sensibili nel mondo delle corse. Il numero 11, infatti, ha ammesso che per i latinoamericani è più difficile entrare in Formula 1. 

"Cercare successo nel mondo dei motori per noi significa partire da giovani verso l'Europa, e questo comporta un sacrificio maggiore per le famiglie. I ragazzi partono che hanno 12, 13 anni e non tornano fino a molto tempo dopo. Anche le piste, le regole e altro sono più complicate", ha ammesso il nativo di Guadalajara. Perez ha poi sottolineato quanto il proprio passaporto influenzi la scelta di un team di Formula 1, dato che questi ultimi sono più propensi a prendere piloti che vengono da determinati paesi. Questa affermazione è emersa dopo alcuni secondi di riflessione, in cui sembrava proprio che Checo stesse valutando se dire questa frase oppure no. 

Inoltre, il cinque volte vincitore ha svelato alcune delle sue idee per il futuro, che prevedono molto tempo da passare con la famiglia, proprio per via delle rinunce fatte da giovane. "Al momento sono molto contento. Però è anche vero che ogni volta cresce la domanda per la Formula 1, e questo chiede sempre più tempo a tutte le persone coinvolte nell'ambiente. Ho diversi piani per il futuro che mi allettano, per esempio portare avanti la mia marca di tequila, ma al momento tutte le mie energie sono dirette verso lo sport", ha ammesso il messicano. 

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Foto copertina twitter.com


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