Ecco perchè Oliver Bearman potrebbe essere il futuro Max Verstappen

Dopo un’inaspettata partecipazione al Gran Premio dell’Arabia Saudita a Jeddah, vista l’improvvsa malattia del pilota Ferrari Carlos Sainz Jr, il giovanissimo britannico Oliver Bearman ha debuttato ufficialmente in Formula 1, in quanto riserva sia di Scuderia Ferrari che di Haas.

Il pubblico è stato subito conquistato dal nuovo astro nascente della Rossa, ma non solo: Bearman ha ricevuto un augurio da parte dell’ex pilota Sebastian Vettel, la più grande ispirazione del pilota di Formula 2, e secondo un’altra figura che ha fatto parte della categoria più elevata del motorsport, Bearman potrebbe aver tutte le carte in regola per poter ottenere un successo simile al dominante Max Verstappen.

Johnny Herbert, ex pilota britannico di classe 1964, vincitore di 3 Gran premi nella sua carriera in Formula 1 ed ex esperto di Sky Sports F1, in un’intervista con RacingNews365, ha dichiarato: 

"Ha dimostrato nelle categorie junior che ha qualcosa in lui. Ha mostrato alcune grandi prestazioni l'anno scorso nella sua stagione di debutto F2, poi si è dimostrato di nuovo ottenendo la pole position (in F2 in Arabia Saudita), e poi è saltato facilmente in una macchina di Formula 1 con letteralmente un'ora di FP3 prima delle qualifiche.

Aveva una macchina che era in grado di essere sul podio, ma la cosa bella è che è stato visto scherzare con il suo ingegnere e meccanico prima della gara. Era molto rilassato, che è una parte molto importante. Molti giovani piloti diventano molto, molto tesi al loro debutto, ma ha avuto la capacità di prendere tutte quelle aspettative sulle sue spalle da se stesso, dall'interno del team, dalla sua famiglia, e con la Ferrari, il sedile più pressurizzato in Formula 1 dove le aspettative sono sempre molto alte sui piloti, e quasi spazzare via.

La persona più nervosa della famiglia Bearman era suo padre. Sembrava molto nervoso, cosa che ci si aspetterebbe. In gara, era molto bravo e molto consapevole di non mettersi nei guai. Ad un certo punto ha corso con Esteban Ocon che, come sappiamo, è molto duro e molto bravo a tirare fuori i gomiti. Ha avuto un paio di opportunità, è andato per loro, ma si è reso conto quando non stava andando a lavorare fuori, ha tirato fuori. Ha giocato il gioco molto elegantemente."

"Quando è arrivato in macchina la maturità ha iniziato a venire fuori", ha dichiarato Herbert. "So che Fred (Vasseur, team principal della Ferrari) ha detto 'È bravo, ma ha ancora molte cose da imparare', ma ho pensato che fosse il classico Fred che cerca di calmare tutti, ma non credo che dovremmo calmarci. Ora si tratta di dargli la possibilità di essere nella cabina di pilotaggio di una macchina di Formula 1 in futuro, cosa che dovrebbe assolutamente accadere, un po' come con Liam Lawson.

Dovrebbe essere in una macchina di Formula 1. Ma penso che sia bello per qualcuno così giovane, come Max quando è entrato, che sembra avere tutti gli ingredienti - velocità, un buon cervello dove non si mette nei guai, essendo in grado di assorbire la pressione, togliendo quella pressione da se stesso, e poi essere in grado di consegnare in pista pure.

Quindi ci sono un sacco di ingredienti molto positivi, il che è eccitante, molto eccitante."

La differenza tra Bearman e Verstappen secondo Hebert sarebbe: "è più controllato rispetto ai primi giorni di Max". Herbert ha aggiunto: "Era tutto a gomitate, e lo capisco perfettamente. Faceva parte di un ruolo intimidatorio che stava cercando di interpretare. Ricordo anni fa, quando tutti dicevano di Ayrton (Senna), che quando si guardava negli specchietti e si vedeva il suo casco giallo, i piloti si allontanavano. Max ha fatto la stessa cosa, e gioca ancora adesso.

Anche Lewis lo fa, ma in un modo molto diverso. Non la vedi tanto quanto con Max. Ollie è probabilmente più simile a Lewis su quel lato ed è molto più in grado di essere in grado di intimidire ma in modo audace. Max è lo stesso, ma è solo un modo diverso. Non è aggressivo, è solo calcolatorio, molto calcolatorio."

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