Sainz, dalla sala operatoria al podio in 15 giorni: le tappe del suo recupero
26/03/2024 21:30:00 Tempo di lettura: 2 minuti

Due settimane fa, Carlos Sainz postava le foto appena uscito dalla sala operatoria, dopo che gli era stata rimossa l'appendice. Mentre lui era sotto i ferri, sulla sua vettura c'era il giovane Oliver Bearman, a punti già alla sua prima gara, e subito sono partite le discussioni da bar. Domenica scorsa, invece, sui suoi profili social sono comparsi scatti di lui che teneva in mano il trofeo del GP d'Australia. Insomma, un vero e proprio cambio di 360 gradi, tra dolore e diverse sedute di recupero. 

Ma come ha fatto il madrileno a recuperare così velocemente? Ci sono stati molti passaggi fino alla sua "guarigione", che non è ancora del tutto completa. La Gazzetta dello Sport riporta di "Camera iperbarica due volte al giorno per Carlitos, trattamenti per accelerare la cicatrizzazione dei tessuti, metodi usati anche da Rafa Nadal, pochi movimenti e ben controllati prima di rimettersi al volante a 300 all’ora". Il primo strumento serve a far respirare al paziente ossigeno puro, affinchè la ferita si rimargini più in fretta e il pilota abbia una maggiore resistenza alle infezioni. Il secondo metodo, invece, è una macchina speciale che, come riporta El Mundo, permette di risanare le ferite con onde ad alta frequenza, riducendo il gonfiore e il dolore. 

Lo stesso pilota ha messo oggi anche un video in cui faceva degli addominali con l'assistenza di Pierluigi della Bona, il suo nuovo fisioterapista, che ha controllato i suoi esercizi ma anche la sua dieta. Nonostante il lungo lavoro, lo spagnolo si è presentato in Australia con due chili di muscoli in meno e ancora dolorante. I suoi meccanici hanno così dovuto fare delle modifiche al sedile e alla cintura di sicurezza, in modo che la parte operata non venisse colpita. 

Foto copertina x.com

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