Mekies: «Ricciardo? Non c'è nulla di male nel rivedere le prestazioni dei propri piloti»

Con Daniel Ricciardo consapevole di aver forse guidato a Singapore la sua ultima gara della carriera in Formula 1, la Red Bull si sta preparando ad annunciare i suoi piloti per la prossima stagione. Il team principal della VCARB ha però rivelato che secondo lui tali rivelazioni pubbliche non facciano altro che mettere pressione sulle spalle degli atleti.

Durante la pausa estiva le speculazioni sui piloti della Red Bull si sono susseguite, con Sergio Perez che sembrava sull'orlo del licenziamento e Ricciardo come potenziale sostituto. Ora, la scuderia austriaca valuterà nuovamente il proprio parco piloti dopo il GP di Singapore, ma a rischiare il posto questa volta però è l'australiano.

Christian Horner, ha dichiarato che il futuro di Ricciardo fa parte di un “quadro più ampio” sul fronte dei piloti Red Bull, che si intende valutare in questo mese di pausa prima del Gran Premio degli Stati Uniti: "Ora abbiamo un periodo di tempo in cui valuteremo tutte le prestazioni rilevanti dei piloti. È una pausa naturale della stagione per riflettere. C'è un quadro più ampio che va oltre Daniel".

Il team principal della Visa Cash App Racing Bulls Laurent Mekies ha però messo in discussione le prestazioni di Daniel dicendo: "Non c'è niente di male nel rivedere le prestazioni dei propri piloti ogni poche gare, e credo che forse siamo stati troppo pubblici al riguardo".

"Lo abbiamo fatto nella prima parte della stagione, e in modo più plateale anche poco prima della pausa estiva. Ci vedremo anche dopo Singapore per discutere. Fa parte del gioco. Certo, a volte si vede che forse si sta esagerando in termini di pressione, soprattutto per Daniel".

Il francese ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Credo che il primo pensiero sia per Ricciardo, perché ha avuto molti alti e bassi in questa stagione. Per alcune gare è andato bene, per altre è stato molto in difficoltà. Certo, questi ragazzi sono atleti di alto livello e sanno come affrontarlo, ma a volte è un po' inutile".

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