Montoya: «Incidente Hamilton? Curva veloce, insidiosa e piena di buche»

Nonostante un piccolo intoppo, Lewis Hamilton è riuscito a completare tutto il programma che la Scuderia Ferrari si era prefissata. Anche se ha avuto un incidente il secondo giorno, il campione di Formula 1 si è allenato sul circuito spagnolo, contribuendo ai preparativi pre-stagionali del team italiano con tre giorni di test.

Come vi avevamo già riportato, durante la sessione mattutina del secondo giorno di prove, Lewis aveva perso il controllo della sua monoposto, terminando la corsa contro le barriere. Anche se il pilota è uscito senza un graffio dall'abitacolo, non si poteva dire però lo stesso della vettura, che aveva subito grossi danni soprattutto alle sospensioni e all'aerodinamica, costringendo i meccanici a ore di riparazioni, e facendo slittare così il programma giornaliero in pista.

Anche se Hamilton é stato costretto ad uno  stop forzato, il sette volte campione del mondo si è detto molto fiducioso della vettura e, come riportato anche dall'Express, ha fin da subito preso confidenza con il nuovo impianto frenante, eseguendo anche diverse prove di partenza.

Nonostante il fuori programma, l'umore della Scuderia italiana non è stato smorzato. Anche Juan Pablo Montoya, ex pilota di Formula 1,  si è detto tranquillo, nonostante l'incidente del britannico: "È un test e non mi preoccupo che sia accaduto. Quella è una curva veloce in cui si entra ad una velocità altissima. Ci sono molte buche al centro della curva, quindi si può perdere il controllo dell'auto molto facilmente. Normalmente non succede, ma può sempre capitare".

Il colombiano ha poi concluso dicendo: "Il motivo per cui l'incidente è stato grave è che non si pensa mai quanto le Formula 1 vadano veloci. Quando si commette un errore si è già fuori pista, le probabilità di non colpire nulla sono molto basse".

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