Nello stato più selvaggio, Max Verstappen ha vinto come un lupo solitario il GP degli Stati Uniti. Una prova magistrale, lontano dalla bagarre per il secondo posto tra Lando Norris e Charles Leclerc. Chiude ai piedi del podio Lewis Hamilton, davanti a degli anonimi Oscar Piastri e George Russell. Completano la top 10 Tsunoda, Hulkenberg, Bearman e Alonso. Antonelli paga un contatto con Sainz, e termina 16esimo.
Alla partenza, Charles Leclerc ha avuto un ottimo spunto, anche grazie alle sue gomme rosse, passando in pochi metri Lando Norris e bloccando la seconda posizione. Al contrario, George Russell è partito male, perdendo due posizioni. Nei primi giri, il quartetto di Ferrari e McLaren era molto compatto, in un treno di DRS ottenuti o persi per dei millesimi, ma nessuno aveva una reale chance di sorpasso. All'ottavo giro, Carlos Sainz ha provato un affondo troppo ottimista ai danni di Kimi Antonelli, tamponandolo: lo spagnolo è stato costretto al ritiro, mentre l'italiano è andato avanti in coda al gruppo.
Lando Norris è riuscito a passare Leclerc solo al 21esimo giro, e il monegasco si è fermato per una sosta al giro dopo. Un istante di troppo, dato che in quei secondi ha bloccato anche Lewis Hamilton, facendogli perdere un secondo. Dal giro 32 al 33, tutti i top driver hanno eseguito la loro sosta; per un errore di strategia e di sosta, il britannico della McLaren si è trovato ancora dietro alla Ferrari numero 16. Norris si è costruito il sorpasso in pista, ma non senza difficoltà. In un primo istante sembrava in grado di passarlo con agilità, ma la sua monoposto si è surriscaldata e ha dovuto alzare il piede. Solo a tre giri dalla fine ha provato il colpo su Leclerc, riuscendo.
Max Verstappen ha così tagliato il traguardo in prima posizione, senza alcun vero disturbo durante la gara, e ora si trova a 40 punti dalla vetta del Mondiale. Dietro di lui Norris che ride sornione, avendo rosicchiato 10 punti a Piastri, solo quinto. Anche la Ferrari può sorridere, con Leclerc terzo e Hamilton quarto. Da segnalare l'ottima gara di Tsunoda, settimo, anche grazie a una strategia vincente, e di Bearman, nono. Tra i due c'è stata anche una piccola scaramuccia, con il giapponese che si è mosso in frenata e portando il britannico quasi in testacoda nel bloccaggio fatto per evitarlo.
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