Venerdi'
sembrava che tutto fosse tornato come nelle prime due gare stagionali,
ovvero con delle Ferrari in gran forma, delle McLaren un po' in
difficolta e delle BMW WilliamsF1 a rincorrere con grinta: in
effetti le prime prove libere avevano dato un esito assolutamente
a favore delle Rosse di Maranello, con Michael Schumacher intenzionato
a ben figurare davanti ai tifosi nel tracciato di casa; eppure
qualcosa, nel meccanismo delle monoposto capolista non ha funzionato,
e cio' si e' visto gia' in qualifica, quando le eterne rivali,
le McLaren, hanno conquistato un'ottima prima fila con Coulthard
davanti ad Hakkinen, davanti ad un eccellente Ralf Schumacher
in grado di mettersi dietro il fratello, autore dei migliori singoli
intermedi ma non in grado di metterli tutti assieme in un giro
cronometrato; il compagno Barrichello e' stato invece relegato
in sesta posizione, battuto anche dal bravissimo Jarno Trulli.
Tutto
e' pronto, stavolta nessuno si ferma nell'erba durante il giro
di ricognizione, i piloti, dal poleman Coulthard al "fanalino
di coda" Marques si posizionano sulla griglia .. - tutti i tifosi
aspettano una partenza-razzo delle Ferrari, che hanno dimostrato
di aver lavorato molto bene sulla frizione - .. via!
La
gara vede subito un colpo di scena con MS che e' lentissimo in
uscita dall'ultima curva e si lascia sfilare da Montoya e Panis
per problemi di cambio, che gli impediscono di ingranare la marcia
giusta in uscita dalla chicane; poco dopo anche il compagno Barrichello
lo superera', per poi colpire anche Panis, seguito, un giro dopo
da Schumacher; nonostante quest'ultimo sorpasso, comincia un lungo
calvario per il tedesco che terminera' nel corso del 25° giro,
in cui si ritirera' per un problema al cerchione che ha danneggiato
anche l'impianto frenante; nel frattempo il fratello Ralf macina
giri veloci su giri veloci e distacca Coulthard, che pero' non
e' insidiato dal terzo, Jarno Trulli; comincia poi la sequenza
dei pit-stop, che vede principalmente due avvenimenti: Rubens
Barrichello balza in testa al gruppo degli inseguitori di Schumacher
e DC e Juan-Pablo Montoya, poco dopo il pit-stop, attacca con
successo Jarno Trulli, passando l'abruzzese con un contatto che
forse ha pregiudicato la gara di quest'ultimo.
Il leader della gara puo' cosi' gestire i suoi 9 secondi di vantaggio
ed andare a vincere il suo primo GP dopo 70 partecipazioni, battendo
la McLaren di Coulthard e la Ferrari di Barrichello; si conferma
quarto Hakkinen, davanti a Trulli ed a Frentzen; questa corsa,
in chiave classifica, non ha apportato un grande cambiamento se
non per il raggiungimento da parte dello scozzese della McLaren-Mercedes
di Michael Schumacher in vetta, a 26 punti. La gara, dopotutto
abbastanza lineare, ci ha regalato una BMW WilliamsF1 in grandissima
forma che, insieme ad un pilota straordinario quale Ralf Schumacher
ed a un fornitore di gomme eccellente come la Michelin, si propone
come reale concorrente al titolo; vero e' che, pero', nelle prime
gare il bottino delle vetture anglotedesche e' stato piuttosto
magro.