Kimi e il ritorno in pista: Prima riposo. Poi, se c'è qualcosa che ha senso, perché non farlo?

Kimi Raikkonen ha appeso poco più di un mese fa il casco al chiodo dopo una lunga esperienza in Formula 1. Un titolo Mondiale - quello vinto nel 2007 al volante della Ferrari - , 21 successi e 103 podi il suo bottino alla chiusura del cerchio. Il finlandese resterà uno dei piloti più amati della massima categoria motoristica. E sarà così non solo per il suo straordinario talento, ma anche perché, nonostante il carattere schivo e riservato, Kimi si è reso protagonista di numerose vicende esilaranti nel corso del tempo.

Ma quello di Raikkonen è un addio alla Formula 1 o alle corse in generale?

In un'intervista rilasciata ai microfoni di Autosport, il finlandese è stato franco nel riconoscere che potrebbe essere l'ultima volta che ha corso professionalmente.

Le parole di Kimi Raikkonen

Ecco quanto dichiarato da Kimi Raikkonen ai microfoni di Autosport riguardo una possibile fine della sua esperienza nel mondo delle corse in generale:

"Potrebbe essere, molto facilmente. Ma d'altra parte, potrebbe anche essere che mi sbaglio completamente. Ecco perché non ho fatto progetti. Non voglio fare progetti, perché per la prima volta dopo tanto tempo, il mio programma di lavoro non detta tutta la mia vita".

Ice Man ha pure detto che "potrebbe esserci qualsiasi cosa" nel suo futuro, ma che è emersa per ora la necessità di prendersi una pausa:

"Sono sicuro che qualcuno avrà qualche buona idea. E se c'è qualcosa che ha un senso, allora perché non farlo? Ma di sicuro, prima devo prendermi una pausa".

Dopo aver lasciato la F1 alla fine del 2009 per prendersi un anno sabbatico, Raikkonen ha preso parte a numerosi rally - inclusi 21 round del World Rally Championship - e ha anche fatto due apparizioni NASCAR nel 2011 prima di tornare in F1 per la stagione 2012.

Ora, però, Kimi si trova in una situazione differente:

"È una storia completamente diversa. Ovviamente a quel tempo facevo raduni ed ero se non altrettanto impegnato, molto impegnato perché anche per i raduni, ci vuole una settimana solida. E poi ho fatto la NASCAR e alcuni test per Le Mans e questo e quello. Ora è una storia completamente diversa".

Spazio alla famiglia:

"È bello avere del tempo a casa e i bambini non vedevano l'ora. E sono sicuro che è felice anche mia moglie! Non c'è bisogno di dire sempre: sono qui, ci sono".