Mazepin
09/03/2022 12:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

In mattinata si è tenuta la conferenza stampa in cui Nikita Mazepin ha parlato della sua separazione con la Haas F1 Team. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni rilasciate ai media presenti all'evento.

Le parole di Nikita Mazepin

Ecco un estratto delle parole di Mazepin riportate da Motorsport.com:

"La decisione di Haas non si è basata su alcuna direttiva del governo dello sport. Né è stata dettata da sanzioni imposte contro me o mio padre o la sua azienda. E, naturalmente, non credo che questo sia giusto".

La riflessione

"Ma c'è qualcosa di più importante. Mi pongo questa domanda: non c'è posto per la neutralità nello sport? Un atleta dovrebbe essere punito per questo? Vogliamo che lo sport diventi solo un'altra piazza pubblica per le proteste e il dibattito politico? Conosciamo tutti casi in cui un paese si rifiuta di competere con un altro alle Olimpiadi a causa dei loro disaccordi politici. Lo abbiamo visto negli anni '80, quando una generazione di atleti ha perso i propri sogni e la possibilità di competere ai massimi livelli quando i paesi hanno iniziato a boicottarsi a vicenda. È così che vogliamo vada nello sport? Gli sport sono un modo per unire le persone, anche nei momenti più difficili, anzi soprattutto nei momenti più difficili. La mia esperienza degli ultimi giorni ha fortemente influenzato il mio pensiero su questo argomento. Sappiamo tutti che la carriera di un atleta è breve e che richiede anni di intenso sacrificio per esibirsi ai massimi livelli. Quando quella ricompensa finale viene annullata, è devastante. E nessuno pensa a cosa accadrà dopo a questi atleti".

Sul suo futuro in F1

"Non vedo assolutamente la F1 come un capitolo chiuso per me. Rimarrò in forma. E sarò pronto a cogliere un'opportunità se si presenterà. Al momento ho in mente solo la F1 e nessun'altra categoria. Non ho intenzione di partecipare a serie diverse e campionati diversi. Ora concentrerò tutta la mia attenzione e il tempo per lavorare su questo livello che ho raggiunto".

Sui messaggi di supporto ricevuti

"Ho davvero apprezzato molto pochi piloti che mi sono stati vicino. Ad esempio Sergio (Perez, ndr), Valtteri (Bottas, ndr), Charles (Leclerc, ndr) e George (Russell, ndr). Sono grato per il supporto offertomi. Ognuno di loro ha rischiato di perdere il posto, e mi sostengono in questo momento in cui ho perso il mio sogno".

Sulla guerra in Ucraina

"Voglio dire, prima di tutto, che capisco che il mondo non è quello che era due settimane fa. È un momento estremamente doloroso. Coloro che non vivono in questa parte del mondo, o non sono nati qui, ne vedranno solo una parte. In Russia o in Ucraina, lo vediamo a molti più livelli. Ho amici e parenti che, per forza del destino, si sono trovati da entrambe le parti di questo conflitto. Quello di cui discutiamo oggi è importante a modo suo, ma niente in confronto a quello che sta succedendo".


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