Turrini
21/06/2022 07:20:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La Ferrari è tornata dal Canada con 29 punti, 4 in più della Red Bull e 2 in più della Mercedes, in virtù del secondo posto con giro veloce di Carlos Sainz e della quinta piazza ottenuta in rimonta da Charles Leclerc. Considerate quelle che erano le aspettative alla viglia della gara, il weekend della Rossa può dirsi positivo nonostanta la vittoria di Max Verstappen, la sesta stagionale, che proietta l'olandese ancora di più verso il titolo iridato.

In quel di Maranello c'è ancora tanta voglia di lottare, ed anche un cauto ottimismo per il futuro, condiviso da tifosi e addetti ai lavori. Tra coloro che vedono il bicchiere mezzo piene c'è sicuramente Leo Turrini, giornalista e scrittore italiano, esperto di Formula 1. 

Di seguito le sue considerazioni dopo il Gran Premio andato in scena a Montreal domenica.

Turrini: "Poteva essere una catastrofe, ma il peggio è stato evitato"

carlos sainz ferrari

A margine del Gran Premio del Canada, Leo Turrini è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com per fare alcune considerazioni sulla gara.

Il giornalista innanzitutto ha detto: "In Canada ha vinto ancora Verstappen e bisogna prendere atto del risultato. Però lasciami dire, considerate le premesse, che la Ferrari se non altro ha limitato i danni. Poteva essere una catastrofe, dato che Leclerc scattava dal fondo. È arrivato quinto. Se non altro, il peggio è stato evitato".

Poi ha spiegato: "Sainz, lo spagnolo, è stato incollato a Verstappen fino all’ultimo metro della corsa. Certo, senza l’intervento della safety Car l’olandese si sarebbe imposto tranquillamente, ma io vorrei sforzarmi di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ti faccio un esempio: Sainz ha firmato il giro più veloce e stavolta un motore si è rotto, ma sulla Red Bull. Purtroppo su quella sbagliata, quella di Perez. In un certo senso, aveva ragione Freak Antoni, il cantante. La fortuna è cieca, ma la sfiga, se c’è Leclerc di mezzo, ci vede benissimo".

In seguito si è lasciato andare come di consueto a paragoni calcistici: "Francamente temevo il peggio. Al tempo stesso, dobbiamo riconoscere che su nove corse i Bibitari hanno vinte sette. Verstappen ha il titolo in tasca, però anche la nostra Nazionale di calcio era sicura di andare ai mondiali e sai come sono finite le cose. E se la Roma pensa di comprare Cristiano Ronaldo io allora posso sognare la rimonta di Carletto e Carlitos, perché no?”.

Infine, sempre rimanendo legato al mondo del pallone, ha fatto una battuta su Alonso:

"È un po’ l’usato sicuro della Formula Uno, come Pogba e Lukaku per Juventus e Inter. Sempre che non facciano la fine di Kakà e Sheva quando Galliani e Berlusconi pretesero di riportarli al Milan…".

Foto (entrambe) Twitter Ferrari


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