02/11/2004
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Dopo anni di collaborazione con la Bridgestone, la scuderia svizzera Sauber ha annunciato di aver intrapreso una nuova partnership con l’avversaria delle gomme giapponesi, nonché unica rivale nella F1 attuale, ovvero la Michelin. Adesso la Bridgestone sembra destinata a concentrarsi sempre di più sulla Ferrari, dal momento che ci sarà una squadra in meno da fornire. Sono interessanti gli sviluppi anche del capitolo gomme di cui stiamo parlando: c’è ancora dissapore per le riunioni avvenute nel corso dell’ultimo weekend, quello brasiliano, in cui la Ferrari non è stata chiamata a partecipare ad un importante incontro (in cui invece c’erano tutti gli esponenti dei team F1) volto a stabilire ulteriori punti sulle normative future, le quali saranno determinanti per guidare questa categoria verso nuovi (e si spera migliori) orizzonti. I prezzi sono elevati, le scuderie sono di meno (senza la Jaguar, oramai ritirata, sono nove per diciotto vetture totali) e i regolamenti tendono a “strozzare” sempre di più prestazioni, inventiva, creatività, talento progettuale e progresso. Questi sono gli elementi base della categoria per la “traduzione” delle tecnologie in questione in termini automobilistici di serie; la ricerca continua ad avere il suo prezzo (alto) e i team (come fa giustamente notare la Ferrari) continuano a ricevere una fetta relativamente piccola degli introiti del grande circo. Così non durerà a lungo…