I pochi giorni che separano Montreal da Indianapolis stanno già passando; molti team hanno già inviato vetture e materiali sul circuito dove si disputa la celebre 500 miglia! Come tutti sanno, però, le Formula 1 corrono su metà dell’ovale (più o meno) e su un tracciato misto, interno all’ovale stesso. Inoltre la parte tradizionale e velocissima del circuito di Indy viene percorsa al contrario rispetto alla direzione delle vetture che gareggiano nella serie americana. Per questo Gran Premio degli Usa serviranno carichi alari medi, in virtù della parte più lenta del tracciato; sarà utilissima una buona trazione per avere uno spunto migliore nelle curve che si susseguono (sempre nella parte interna), insieme ad una corretta scelta di assetto e gomme. I motori saranno sotto particolare stress, dal momento che per oltre venti secondi si affronta la parte ovale con l’acceleratore tutto giù; le coperture, dal canto loro, dovranno dimostrare un’ottima resistenza, specie sul lato sinistro, ovvero quello in appoggio nello spettacolare curvone prima del rettifilo principale. L’incidente subito da Ralf Schumacher sulla Williams durante la scorsa edizione lo ricordano in molti… Nell’attesa che si faccia alla svelta qualcosa per evitare altri botti dovuti a cedimenti della gomma, speriamo che Bridgestone e Michelin reggano l’enorme stress meccanico di uno dei circuiti più “tosti” del calendario…
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