Come c’era da aspettarsi, i commenti su quanto successo negli Usa non sono teneri. La Ferrari, ad esempio, si ritiene non interpellata nella questione Michelin: la scuderia non avrebbe ricevuto un invito ad esporsi riguardo questa situazione, anche se va sottolineato che a quanto pare il team di Maranello si sarebbe opposto categoricamente (insieme alla Fia) all’eventualità di aggiungere la famosa chicane per spezzare il lungo tratto veloce di Indy. La casa francese, protagonista della paradossale domenica di ieri (pur non correndo), ammette i propri sbagli e difende la propria decisione di non aver fatto correre i propri team clienti, per i noti motivi di sicurezza. Gli organizzatori del gran premio, dal canto loro, sono ovviamente abbastanza delusi per la circostanza creatasi: il già difficile approccio della Formula 1 negli States è stato fortemente compromesso dalle tristi immagini di ieri. Ma ciò è “niente” rispetto al danno economico che una simile situazione va a creare. Resta solamente, per chi segue questo sport, da sperare che tutto cambi in meglio una volta per tutte.
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