Andretti in F1: «Non è un problema di soldi, accordo vicino. Sarà un regalo di Natale»

Nello stesso anno in cui in Formula 1 tornerà in griglia un pilota americano, Michael Andretti spera ancora di riportare il suo nome nella categoria. Come riporta insider.com questa volta l'italo-americano sembrerebbe fare davvero sul serio.

Andretti, possibile approdo in Formula 1?

Questa settimana, l'Andretti Global ha inaugurato la sua nuova sede appena fuori Indianapolis, per il team IndyCar di Andretti Autosport e per qualsiasi altro team motoristico l’ex pilota italo-americano vorrà acquistare in futuro. Questo includerebbe anche un team di F1 se il sogno di Andretti diventasse realtà. Solo qualche mese fa però sembrava che la speranza di vedere un nuovo team in F1 stesse morendo poiché diversi team principal della categoria avevano espresso opposizione all'espansione e alla divisione del premio finale in 11 parti uguali, senza però avere garanzie che il montepremi totale da dividere sarebbe aumentato. Tra quelli contrari alla proposta c'era il boss della Mercedes Toto Wolff che ad agosto aveva dichiarato: "Andretti è un grande nome, ha fatto cose eccezionali negli Stati Uniti, ma questo è un business. Abbiamo 10 team e ovviamente speriamo che possano aumentare in futuro, ma certamente non aumenterà il valore del premio finale solo inserendo nuovi marchi e nuove scuderie che non apporterebbero nulla di nuovo al valore complessivo della Formula Uno".

Dopo aver rinunciato all'idea di acquistare l'AlphaTauri, Andretti ha affermato: “Stiamo lavorando ogni giorno per il nostro progetto Formula 1. Sono ancora fiducioso. Non abbiamo ancora ottenuto l'OK, ma ci stiamo avvicinando molto... Speriamo di avere novità nelle prossime due settimane. Sarebbe sicuramente un bel regalo di Natale". È intervenuto sull’argomento anche Dan Towriss, amministratore delegato del Gruppo 1001, proprietario di Gainbridge e uno degli investitori del progetto Andretti F1: "Ci sono molte conversazioni in corso e noi non stiamo utilizzando i media come strumento per influenzare qualcosa o qualcuno. La F1 vuole che le trattative si svolgano in un certo modo, e se Andretti sta ancora negoziando, vuol dire che le speranze di avere un team nella categoria sono ancora molto vive”.

Durante i mesi passati si vociferava come l’ex pilota americano fosse vicino ad acquistare l'Alfa Romeo, prima dell’arrivo di Audi. Riguardo però le voci che riguardavano il fallimento dell’affare tra le parti per una mancanza di denaro Andretti ha risposto chiaramente: “No, al 1.000%, non è assolutamente questo il motivo. È andato in pezzi perché all'improvviso hanno cambiato i termini e volevano controllare tutto. Volevano il potere di veto su ogni decisione. L'hanno cambiato due giorni prima che l'accordo fosse firmato. Quindi non me ne frega niente, è una schifezza quello che dicono tutti, non avremmo mai fatto un accordo in cui avremmo comprato una squadra ma senza averne avuto poi il controllo". Il progetto di portare il nome della famiglia di Mario e Micheal Andretti in F1 è più vivo che mai, bisognerà solo aspettare che qualcosa si muova.

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Foto twitter.com

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