Oggi, a Parigi, i rappresentanti dei sette team Michelin hanno incontrato i membri del Consiglio Mondiale della Federazione. Era un evento abbastanza atteso, poiché da esso potrebbero addirittura dipendere le sorti dell’attuale campionato. Cosa è successo esattamente oggi? In realtà la Fia ha rimandato a metà settembre (precisamente giorno 14) la vera e propria decisione in merito alle sanzioni da comminare ai team interessati. Infatti la Federazione si riserva di osservare, in questi due mesi e mezzo, il comportamento delle gomme Michelin in pista e l’evolversi delle conseguenze derivanti dal gran premio di Indy. Solo dopo aver “pesato” i reali danni e la nuova condotta delle sette squadre, si saprà (per l’appunto subito dopo Spa-Francorchamps) con chiarezza quali provvedimenti verranno adottati. Si parla di sanzioni che vanno dal genere pecuniario alla cancellazione di un tot di punti iridati (cosa che aiuterebbe moltissimo la Ferrari nel ribaltare una stagione abbastanza poco competitiva). Di certo si sa che dei cinque capi di imputazione che la Fia rivolse contro i sette team Michelin in quel di Indy, solamente due sono stati ritenuti attribuibili a colpe delle squadre. I capi in questione sono i seguenti: mancato accertamento di possedere coperture adeguate al gran premio e rifiuto di prendere parte alla gara, con i già citati danni conseguenti. In altri termini, una bella (si fa per dire) spada di Damocle sulle teste dei team gommati Michelin. Da notare, infine, che queste squadre (ad eccezione della Red Bull) hanno presentato già ricorso contro i due capi d’accusa con i quali la Fia intende punirli.
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