10/07/2005 Tempo di lettura: 4 minuti

La McLaren torna alla vittoria, ma stavolta con Juan Pablo Montoya! In un'atmosfera di particolare tristezza per via degli eventi drammatici che hanno colpito Londra, la corsa si è svolta regolarmente e senza problemi. Lo spettacolo deve andare avanti e la Formula 1 questo lo sa: ha sempre messo in pratica questo detto, anche in un momento critico come quello successivo all' 11 settembre 2001 (Gran Premio d'Italia). Non ci sono state emozioni speciali, tornando alla corsa odierna: Montoya ha battuto sul campo una Renault, quella di Alonso, che comunque non ha mollato la presa. Nonostante la pole di Fernando, Juan Pablo ha saputo approfittare bene della partenza, ponendosi subito in prima posizione e cercando un distacco mai andato oltre un certo limite. Raikkonen, dal canto suo, è riuscito (come una settimana fa a Magny Cours) a contenere il grande margine che lo separava dai primi, ottenendo una terza posizione finale. Le continue carenze sul versante affidabilità della McLaren stanno rendendo impossibile il testa a testa con la Renault; nonostante tutto, dal team anglo-tedesco sono giunte voci volte a smentire la rottura di propulsore per Kimi. Sarebbe stata la pompa dell'olio, in avaria, a richiedere comunque la sostituzione anche del motore. Fatto sta che, ancora una volta, è stata regalata un'occasione al team gestito da Flavio Briatore. Occasione d'oro, verrebbe da dire: sebbene sia stato Montoya a vincere la competizione di oggi, otto punti non fanno che rafforzare la leadership di Alonso, ormai vicino al raggiungimento dell'obiettivo iridato. La classifica, infatti, parla chiaro: Alonso ha ben 77 punti, contro i soli 51 di Raikkonen. Ad otto gran premi dal termine, recuperare uno svantaggio di 26 punti dal primo in classifica piloti è una gran bella impresa! Certamente la Renault potrà soffrire di qualche ritiro inatteso, ma ciò non aiuterebbe più di tanto il driver finnico che veste la tuta argento. Fernando, adesso, può davvero permettersi di cercare qualche vittoria sporadica e incassare punti gara dopo gara; gli basterà amministrare saggiamente questo grande gap per portare a casa il primo titolo iridato della sua carriera. Le Ferrari sono nuovamente tornate a perdere il sorriso, oltre al podio. Se prima la situazione, ritiri altrui permettendo, sembrava si stesse aggiustando, a Silverstone c'è stato un nuovo crollo. Schumacher sesto e Barrichello solamente settimo. Una piccola annotazione va fatta per quanto concerne Fisichella: una sfortuna incredibilmente grande lo perseguita ad ogni appuntamento, oramai. Nell'ultima sosta ai box gli si è spento il motore per l'ennesima volta, facendogli perdere secondi preziosissimi. Sul versante della classifica costruttori, la Renault torna a primeggiare: ben 102 punti per la scuderia francese, contro gli 87 McLaren ed i 74 Ferrari. Ad Indy sembrava che questi ultimi due team potessero battersela con la Renault.

Adesso possiamo quasi essere sicuri del fatto che sarà solo il team di Ron Dennis a rappresentare qualche piccola insidia per i leader del mondiale. Alonso è rimasto fermo a quota cinque, per quanto riguarda le sue vittorie stagionali, anche se presto (considerata la sua abitudine di enumerare i trionfi a fine gara) lo vedremo staccare pure lìaltra mano dal volante per aggiungere un dito ai cinque della prima, la quale ha fatto il pieno in terra di Francia sette giorni fa. Stavolta il cielo del grande circo è sempre più blu (grazie alla Renault)