Era il 13 febbraio, il giorno della presentazione della MCL60, quando abbiamo ascoltato l'ammissione del team principal Andrea Stella per cui la squadra non era "del tutto soddisfatta" della versione con specifiche di lancio della sua monoposto 2023 gettando un chiaro segnale di riduzione delle aspettative, probabilmente nel tentativo deliberato di rendere meno scioccanti le cattive notizie al momento dei primi giri in pista.
Quando i test di F1 sono iniziati in Bahrain giovedì, abbiamo potuto comprendere ancora meglio le ragioni di quelle dichirazioni, con una McLaren apparsa decisamente fuori forma.
Tempi sul giro mai interessanti e una vettura in difficoltà sia in frenata che percorrenza delle curve, mai stabile come Lando Norris e Oscar Piastri almeno speravano.
Una situazione difficile confermata poi dall'amministratore delegato Zak Brown, che ha fornito ulteriori dettagli nella consueta conferenza stampa dell'ora di pranzo, spiegando che si tratta del mancato raggiungimento di obiettivi di sviluppo fondamentali.
Venerdì sera, Stella ha fornito ulteriori informazioni su cosa Brown intendesse:
"L'anno scorso avevamo degli obiettivi chiari in termini di sviluppo. Avevano a che fare con l'efficienza aerodinamica, alcuni sviluppi relativi allo sfruttamento degli pneumatici e altri obiettivi per migliorare il bilanciamento. La realtà è che la maggior parte di questi obiettivi è stata raggiunta. Ma l'obiettivo in termini di efficienza aerodinamica della vettura è quello in cui siamo ancora lontani da quello che era il nostro obiettivo".
Scarsa efficienza aerodinamica significa che una vettura di F1 produce troppa resistenza aerodinamica a un determinato livello di deportanza. È l'opposto di ciò che un team vuole, ovvero la massima deportanza per le curve e la minima resistenza per una buona velocità massima. Il problema principale delle auto con alto drag non è la loro lentezza in rettilineo, ma i compromessi che i tecnici sono costretti a fare, ad esempio scaricando le ali, perdendo però trazione e precisione in frenata. Una spirale negativa che abbiamo visto anche in Ferrari nelle passate stagioni e in cui adesso si trova intrappolata la McLaren
Se dai test sembra emergere chiaramente la forza della Red Bull nel gruppo di testa, la situazione è diversa nel midfield, dove tutti sono molto vicini. Altri team inoltre hanno fatto chiaramente dei buoni passi avanti con le loro vetture 2023, soprattutto Aston Martin e Alfa Romeo, mentre i progressi della McLaren non sono stati altrettanto grandi.
"Non abbiamo fatto un passo indietro. Semplicemente non ci siamo sviluppati abbastanza velocemente", ha confessato Stella.
"Credo che vedremo ancora una volta un gruppo centrale molto compatto. E questo significa che se non si fa un lavoro sufficientemente buono, anche per quanto riguarda la messa a punto e la massimizzazione di ciò che si ha, si può fare fatica a uscire dalla Q1. Allo stesso tempo, potresti essere un concorrente della Q3. Quindi, credo che la forchetta sia relativamente aperta, relativamente ampia. Parlando di competitività, direi che il nostro obiettivo per tutta la stagione è quello di essere una vettura da primi quattro posti. Al momento, direi che non siamo necessariamente in questa fascia".
La McLaren sta però aspettando che in fabbrica sia ultimato il nuovo pacchetto, potenzialmente in tempo per il Gran Premio dell'Azerbaijan.
Come ha sottolineato Stella a proposito dell'MCL60: "Non lo definirei un problema. In F1, il materiale di cui disponiamo ora in pista è quello che avevamo due o tre mesi fa in fase di sviluppo. Quindi la buona notizia è che abbiamo dei buoni flussi di sviluppo in corso e che tra qualche settimana arriveranno in pista. Ecco perché non sono necessariamente il più ottimista adesso, ma piuttosto più ottimista per quello che succederà durante la stagione".
Stella non ha dubbi sul fatto che ci sarà un netto salto di prestazioni, ed è per questo che dice che non tutto è perduto per la scuderia di Woking.
"Ci sono un paio di componenti in cui sappiamo che influiranno con una certa sensibilità al tempo sul giro. Non posso dire quali siano, e non sembrerà necessariamente una vettura completamente diversa, ma alcune modifiche sembrano fare una differenza significativa in termini di efficienza aerodinamica".
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Fonte www.autosport.com