Lo scorso cinque marzo sono stati rotti gli indugi. Il mondiale di Formula 1 per la stagione 2023 ha preso ufficialmente il via, per la gioia dei piloti, delle case automobilistiche e dei milioni di appassionati che non aspettavano altro ormai da mesi. Fino alla corsa finale di Abu Dhabi, prevista per fine novembre, insomma ci sarà tempo. Ventitré gare da vivere tutte d’un fiato, con la novità della Sprint Race che passa da tre corse di sabato a sei. Ennesima novità della Fia, che ha deciso di raddoppiare il divertimento degli appassionati.
Il primo Gran Prix della stagione è passato agli archivi. In Bahrain è successo di tutto, ma qualcosa di importante è già venuto fuori: la Red Bull del duo Verstappen-Perez non solo ha vinto, stradominando la gara, ma ha già lanciato un grido al mondiale. Il team è sembrato fin troppo avanti, non solo per la prestazione dell’auto, che ha letteralmente ammazzato il gran premio, quanto invece per una sinergia di gruppo, un mix tra veicolo-piloti-team francamente invidiabile e difficilmente pronosticabile alla vigilia dell’inizio della gara. Si sapeva che la Red Bull fosse un punto avanti agli altri, ma non così tanto e non in maniera così netta, che non lascia spazio ad ulteriori commenti.
La debacle Ferrari, invece, è stata altrettanto evidente col solo Sainz che ha salvato parzialmente la faccia con il quarto posto. Male Leclerc, e certo non per colpe solo sue, ritiratosi con un clamoroso déjà-vu del 2022. Il Mondiale Ferrari era finito con una striscia clamorosa di ritiri, al netto di un veicolo potenzialmente da primo posto, ed è ripartito nella stessa e identica maniera. Mercedes sulla stessa falsariga - con Hamilton che chiude quinto - ma male la McLaren. Piacevole invece la Aston Martin dell’intramontabile Fernando Alonso, finito terzo alle spalle degli imprendibili della Red Bull.
Un Gran Prix dice tutto e niente. Ma, in questo caso, il verdetto dell’asfalto è forse arrivato prima del previsto. Chi vincerà il Mondiale di Formula 1 di questa stagione? I pronostici della vigilia vedevano Red Bull davanti a tutti, con un testa a testa tra Verstappen e Sainz. Gli esiti del Gran Premio a Sakhir vanno non solo a confermare, ma a certificare il fatto che il Mondiale al momento è affare per due, tra l’altro compagni-rivali di scuderia. La Ferrari deve ricostruire i cocci e riorganizzarsi, soprattutto tenendo un veicolo all’altezza di Charles Leclerc. Il pilota monegasco ha dimostrato già in passato – si pensi a Monza 2019 – di essere all’altezza anche delle situazioni più difficili. Ma certo andrebbe supportato di più e meglio. Idem Perez, che sta pian piano venendo fuori e che quest’anno potrebbe stupire. Hamilton, il record-man della competizione, pare aver ormai esaurito le carte della Mercedes. Ad emergere quest’anno potrebbe essere “l’usato sicuro”: Fernando Alonso non ha solo esperienza, ma anche un palmarès piuttosto eloquente. Da qui a novembre, insomma, ci sarà da divertirsi.