Il team Rodin Carlin di Stephanie Carlin, già iscritto ai campionati di Formula 2 e Formula 3, parteciperà anche alla nuova serie femminile di Formula 1, che inizierà in Austria questo fine settimana.
Carlin ha in squadra le britanniche Abbi Pulling, Jessica Edgar e la canadese Megan Gilkes per la stagione di 21 gare che sta per iniziare.
Prima della gara al Red Bull Ring, il team principal e la pilota inglese, hanno parlato ai microfoni di BBC Sport, e proprio durante l'intervista si è verificato un evento rappresentativo dell'attuale condizione delle donne nel motorsport, con un gruppo di uomini che ridevano e scherzavano alle loro spalle tanto da interrompere le riprese.
"Questo è un ottimo esempio del fatto che Pulling non viene presa sul serio in quello che fa e deve compensare ogni giorno per essere alla pari", ha commentato Carlin.
"Questo è il genere di cose che Abbi ha dovuto sopportare: spogliatoi non segregati, e ha dovuto cambiarsi negli autodromi insieme a tanti ragazzi".
Nei team di Carlin hanno esordito e si sono plasmati molti piloti famosi il, non ultimo il brillante Lando Norris. Stephany conosce l'ambiente molto bene e la sua denuncia è molto forte: "Il motorsport è davvero intenso. Si viene analizzati ad ogni singolo giro. Conosco Abbi da quando aveva 16 anni. Sono ragazze giovani che stanno ancora sviluppando la loro personalità e che devono sopportare tutto questo, oltre ad essere delle sportive. Credo che le atlete ricevano probabilmente il triplo delle interazioni negative sui social media rispetto alle loro controparti maschili, e devono sopportarle, assorbirle e lottare contro le probabilità per ottenere gli stessi risultati delle loro controparti maschili - quindi hanno già ottenuto molto prima di scendere in pista".
La F1 Academy è stata creata quest'anno per le donne di età non superiore ai 25 anni, per aiutare a sviluppare le capacità di ragazze talentuose già nei livelli inferiori del motorsport e favorirne l'inserimento fino alla massima serie.
L'ultima donna a partecipare a una gara di F1 è stata Lella Lombardi nel 1976. Susie Wolff, da poco direttore generale della F1 Academy, è stata l'ultima donna a partecipare a una sessione di prove di F1, per la Williams nel 2014.
Per una donna, le barriere socio-culturali da abbattere per arrivare in F1 diventano ancora di più quando si pensa ai costi che devono affrontare ed alla carenza di investitori e sponsor.
Secondo Abbi Pulling la F1 Academy "non solo aiuta a farci crescere come piloti, ma ci offre un ottimo rapporto qualità-prezzo. La Rodin Carlin arriva fino alla F2, quindi il calibro è di alto livello, ma si tratta anche di ispirare la prossima generazione. Dico sempre che se non sono io o le 15 ragazze del campionato a fare il salto in F1, spero che sia una bambina di 10 anni che ci guarda a essere ispirata a fare la differenza. Due o tre anni fa non riuscivo a finire una stagione in un campionato di F4 perché non c'era più nulla in cassa. Se non fosse stato per quello che F1 Academy sta facendo, non avrei corso: è molto semplice".
La Pulling fa anche parte del programma piloti junior del team Alpine F1, particolarmente attento a questo aspetto e impegnato a stabilire quali siano i requisiti fisici necessari per gareggiare in F1.
"Non credo che sia troppo diverso da quello che fanno i ragazzi", ha aggiunto Abbi. "Alpine ha formato campioni in passato. Il loro programma Race-her sta cercando di dimostrare che le donne possono gareggiare in F1; io sto aiutando questo programma e i dati che stanno raccogliendo per dimostrare che possiamo farlo. Forse le donne devono impegnarsi un po' di più in allenamento per essere un po' più forti, ma per il resto è fattibile e il supporto che hanno dato è inestimabile".
Carlin ha poi concluso l'intervista mettendo in chiaro che l'obiettivo non è quello di portare a tutti i costi una donna in F1, ma di provare a creare le condizioni affinché questo sia possibile: "Abbi avrà sicuramente una carriera come pilota professionista, ma si tratta di creare questi modelli di ruolo e loro ne hanno uno fantastico in Abbi. Non si tratta di premere un interruttore per portare una donna in F1. C'è molto lavoro da fare e può darsi che le ragazze che beneficeranno davvero della F1 Academy siano ancora nel karting, ma saranno queste donne e ragazze a cui guarderanno, quindi siamo sulla strada giusta".
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