È un Flavio Briatore a tutto campo quello intervenuto ai microfoni de Il Riformista per parlare delle principali vicende della Formula 1. Dal dominio della Red Bull alle difficoltà della Ferrari, dalle novità introdotte dal Circus alla complicata situazione di Monza: vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.
"Max Verstappen ha forza e stile, il mondiale è già suo. La Red Bull sta facendo un campionato a parte, va forte perché lavorano meglio insieme e hanno l’unico vero genio che è Adrian Newey", esordisce Briatore ai microfoni del noto quotidiano. Poi definisce Fernando Alonso come "la vera sorpresa di questo mondiale" e dell'Aston Martin afferma: "È una squadra che fino allo scorso anno non era competitiva. Poi hanno fatto razzia dei numeri due di Red Bull e Mercedes investendo pesantemente nella tecnologia e nella factory per oltre venti milioni. Per queste ragioni ho spinto Fernando a entrare in Aston Martin, che adesso dopo quattro gran premi è seconda sopra anche alla Ferrari. Aston ha fatto bene nell’ultima tappa a Miami nonostante non sia proprio un circuito che si adatta bene alla macchina, ma se non succede nessun imprevisto il mondiale è già scritto. Anche se alcuni circuiti come Monte Carlo possono essere sempre una grande sorpresa".
Soffermandosi invece sulla Ferrari, Briatore analizza: "Quindici anni di ‘sarà per l’anno prossimo’ non esiste, non sta in piedi. Sono molto indietro, l’auto ha innumerevoli problemi a partire dai consumi e Charles Leclerc, come abbiamo visto anche a Miami, non è competitivo, al contrario del suo compagno di scuderia Carlos Sainz che si è difeso bene". E su Vasseur: "È solo un uomo in un team. Sta cercando di ricostruire una struttura tecnica adeguata e contemporaneamente non perdere ingegneri".
Sulla nuova formula della sprint race: "La mattina ti alzi dal letto se hai un obiettivo, e se prima il venerdì i piloti uscivano in pista solo per dare indicazioni alla squadra, ora escono per fare punti. Poi se si aggiungono le qualifiche knock out, per gli spettatori e le tv è tutto molto più interessante. Tutti sono portati a vedere un giorno in più di F1 che prima era solo per gli addetti ai lavori. L’idea di Domenicali, che è un amico che conosco da trent’anni, è geniale. Siamo qui per correre non per fare turismo, e per correre servono gli obiettivi".
Infine il passaggio sulla complicata situazione del circuito di Monza, il cui futuro nel calendario è abbastanza in bilico: "Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non sta dando una mano, ma due, per investire nell’ammodernamento di un circuito in cui è diventato difficile lavorare. Non si è investito molto negli ultimi anni e si sente il gap con i nuovi autodromi della F1".
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