Partiamo da un presupposto: l'attuale accordo per i diritti commerciali che lega Liberty Media alla Formula 1 scadrà alla fine del 2025, e considerando l'esponenziale incremento di popolarità della categoria soprattutto in America è normale che altri colossi economici stiano valutando con interesse l'opportunità di gestirne i profitti.
Liberty Media ha pagato "solo" 4 miliardi di sterline nel 2017 quando ha acquistato i diritti commerciali della categoria, e si stima che il valore attuale sia più che raddoppiato, tanto che all'inizio di aprile la stessa società ha rifiutato un'offerta di 20 miliardi di dollari proveniente dall'Arabia Saudita per la cessione dei diritti.
Non può essere una coincidenza se Musk e Bezos sono stati entrambi ospiti dell'Autodromo Internazionale di Miami lo scorso fine settimana. Il fondatore di Tesla e SpaceX è stato avvistato nel garage della Red Bull più volte durante il fine settimana, ed è stato visto discutere con il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem. Bezos, invece, è stato ospite della McLaren per tutto il fine settimana: l'ex CEO di Amazon è stato visto chiacchierare con gli ingegneri del team di Woking.
Se il duo fosse al Gran Premio per lavoro o per divertimento è un po' un'incognita, ma più indiscrezioni sembrano confermare un loro interesse ad acquisire i diritti commerciali del campionato. Fox Sports ha definito "non probabile" l'acquisizione completa di Liberty Media, ma ha confermato un "serio interesse" del duo in qualche tipo di investimento.
Musk è un imprenditore a tratti geniale, una sorta di Re Mida che trasforma in oro tutto quello che tocca, ma per farlo non si fa scrupoli a scardinare e rivoluzionare qualsiasi schema, anche i più radicati. Bezos è il mago degli affari, colui che crea introiti dove gli altri vedono solo costi.
Se oggi pensiamo che Liberty Media stia apportando troppe modifiche ai formati e alle tradizioni storiche della massima serie, l’eventuale e non del tutto improbabile ipotesi che il duo Musk/Bezos possa mettere le mani sulla Formula 1 dovrebbe fare rabbrividire anche i maggiori promotori delle innovazioni.
Tanto per darvi un esempio in questi giorni Elon Musk ha pubblicato un tweet in cui possiamo leggere: “Fun discussion of aero & battery techonology in F1. I proposed a pure EV vs gas/hybrid F1 race”, ovvero “Divertente discussione sull'aerodinamica e la tecnologia delle batterie in F1. Ho proposto una gara di F1 fra pure auto elettriche e auto ibride a gas”.
Fun discussion of aero & battery technology in F1.
— Elon Musk (@elonmusk) May 6, 2023
I proposed a pure EV vs gas/hybrid F1 race.
Tralasciando tutte le complicazioni che una categoria mista comporterebbe a livello di regole e bilanciamento delle performance, ci sembra che il tweet di Musk sia solo una trovata commerciale per promuovere la "potenza" delle sue vetture elettriche, a conferma che l'imprenditore sarebbe capace di rivoluzionare la serie pur di trovare risvolti commercialmente interessanti, ma con conseguenze evidentemente deleterie per lo sport stesso.
Foto copertina twitter.com
Leggi anche: Liberty Media ama le Sprint Races: nel 2024 potremmo vederne 10
Leggi anche: Stoner: «Formula Uno è sport, non show». Il durissimo attacco a FIA e Liberty Media