02/04/2006 Tempo di lettura: 5 minuti
Terza gara della stagione 2006 e terzo trionfo della scuderia Renault! Un inizio migliore, per il team diretto da Flavio Briatore, molto probabilmente non poteva esserci: Fernando Alonso ha fatto il vuoto tra sé e gli avversari, sia in gara che nel campionato, dove ha ottenuto finora ben 28 punti (su un totale di 30, che rappresenta il punteggio massimo realizzabile da un pilota in tre gare disputate!)…
Un po’ tutti credevano che la Ferrari potesse conseguire risultati decisamente migliori, in terra d’Australia, visto comunque l’inizio di stagione non disastroso delle rosse: la mancata competitività, mista ad una dose di sfortuna e a tanti errori, ha giocato bruttissimi scherzi a tutta la squadra. Sia Michael Schumacher che Felipe Massa si sono ritirati, danneggiando non poco le proprie vetture e dando luogo ad una circostanza che non si verificava da un bel po’ di tempo (il doppio ritiro con incidente di entrambe le monoposto, per l’appunto).
Tornando alla casa francese, paradossalmente non c’è quasi niente da dire sulla gara appena conclusa: il lavoro del team è stato perfetto, ineccepibile, assolutamente sincronizzato in ogni sua fase e senza sbavature…
Se prendiamo, piuttosto, in considerazione l’ennesima sfortunaccia di Giancarlo Fisichella, è un altro discorso: al via il pilota romano è stato costretto a “sbracciare” dall’abitacolo per rendere noto ai commissari ed alla direzione di gara i propri problemi tecnici, che hanno causato la sua mancata partenza regolare. Ciononostante, Fisico è comunque riuscito a prendere il via dalla corsia box, come previsto dal regolamento, subito dopo lo start ed il passaggio delle altre monoposto.
Un particolare di cui finora non si è parlato è l’andamento generale della gara svoltasi oggi, dal momento che la safety car è dovuta entrare in pista per ben quattro volte! Ciò, come tutti sanno, ha annullato completamente, ad ogni entrata in pista dell’unica Mercedes argentata capace di stare davanti (solo per regolamento, ovvio…) alle vetture di F1, i distacchi creatisi tra i piloti, e ha curiosamente dato luogo ad una serie di fasi di gara spettacolari, dove sorpassi, lotte, bagarre e quant’altro sono finalmente riusciti ad avere la meglio sulla monotonia che caratterizzava i gran premi della passata stagione (e non solo).
La reintroduzione del cambio gomme, infatti, ha reso nuovamente possibile prendersi dei rischi, azzardare frenate più ritardate in un numero decisamente alto di staccate, facilitando così un’evoluzione della corsa molto più “pepata” e divertente, sia per chi sta comodamente davanti alla televisione che per chi paga cifre da capogiro per assistere dal vivo ad uno di questi appuntamenti. D’altra parte, però, non è accettabile che su un tracciato moderno, avente l’omologazione per gare come quelle di Formula 1, vengano impiegati lunghi minuti per rimuovere vetture incidentate e detriti: in via del tutto paradossale, ciò ha reso possibile vedere una gara più divertente, ma quattro safety car in una sola gara sono davvero troppe…
Tornando alle considerazioni sull’ordine di arrivo del gran premio, Ralf Schumacher è stato autore di un’ottima corsa, essendo riuscito a portare la sua Toyota sul podio, al terzo posto. Una vera e propria boccata d’ossigeno puro per un team in serie difficoltà, che aveva ambizioni ben maggiori sin dall’inizio della sua apparizione nel Mondiale…
Da sottolineare, e dunque lodare, anche la prestazione del team BMW Sauber, che ha ottenuto, con Heidfeld e Villeneuve rispettivamente, la quarta e la sesta piazza.
Ottimo il risultato di Scott Speed, che ha tagliato il traguardo in ottava piazza, andando a punti.
Lunga, lunghissima la lista dei ritirati, ben dieci! L’ultimo ritiro, però, ha sicuramente colpito più di tutti: si è trattato della Honda di Jenson Button, ormai prossimo alla bandiera a scacchi e attaccato da Fisichella. La monoposto del driver inglese, infatti, ha letteralmente percorso quasi tutta la metà del rettifilo di arrivo con il propulsore in fiamme, a poche centinaia di metri (se non di meno) dalla fine!
L’unico dato davvero confortante, di cui si è già parlato sopra, riguarda la spettacolarità, in parte ritrovata, di uno sport che non può e non dev’essere mai monotono…
Il quarto appuntamento stagionale avrà luogo qui, in Italia, ad Imola, per il Gran Premio di San Marino, ovvero il primo appuntamento europeo di quest’anno.

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