Mick Schumacher fa discutere, il botta e risposta tra Marko e Wolff

Dopo il mancato rinnovo con la Haas, Mick Schumacher è rimasto senza sedile per la stagione 2023 e ha assunto il ruolo di pilota di riserva della Mercedes. Con le Frecce d'Argento sta facendo tanta esperienza, lavorando al fianco di mostri sacri del paddock come Lewis Hamilton e Toto Wolff. Tuttavia, il giovane figlio d'arte avrebbe sicuramente preferito rimanere in griglia, magari unendosi all'AlphaTauri, compagine che a fine 2022 era alla ricerca di un pilota che sostituisse Pierre Gasly. Il team di Faenza, però, ha deciso di puntare Nyck de Vries per completare la propria line up.

E veniamo al dunque... Perché a tal riguardo, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Sport1, Helmut Marko ha riferito che Wolff avrebbe cercato di organizzare un incontro con l'allora CEO della Red Bull, Oliver Mintzlaff, per contrattare un approdo del giovane Mick tra le fila del team italiano (satellite della Red Bull).

"È stato menzionato in una riunione", ha detto Marko riferendosi al nome del pilota tedesco. Poi ha aggiunto: "È stato semplicemente stupido che il signor Wolff abbia fatto di nuovo apertamente politica contro di noi alla FIA. Con questa mossa, l'argomento era fuori discussione. Perché dovremmo prendere Schumacher? È un pilota Mercedes, il signor Wolff è responsabile per lui. Se ha un'alta stima di lui, perché non lasciarlo guidare nella sua squadra o usare la sua influenza per farlo entrare in una squadra clienti come la Williams?". La risposta del manager austriaco non si è fatta attendere.

La risposta di Toto Wolff: "Mai parlato con la dirigenza Red Bull"

"Non sono tanto sicuro che possiamo far sentire la nostra influenza. Perché ogni volta che parliamo molto bene di Schumacher, qualcuno ha voglia di dire qualcosa di negativo", ha detto Wolff in un'intervista riportata da RacingNews365.com. Poi ha aggiunto: "Per inciso, non ho mai parlato con la dirigenza della Red Bull per dare a Mick un sedile, come ha detto Helmut. Posso parlare bene e lodare Mick, ed è quello che sto facendo. Ma alla fine, è il campo di ogni squadra a decidere i propri piloti".

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