WEC, Giovinazzi si racconta: «Le Mans il momento più bello della carriera. Titolo? Dobbiamo crederci»

La Ferrari, dopo aver ottenuto una storica vittoria alla 24 ore di Le Mans, è pronta a rilanciare la sfida alla Toyota anche nell'appuntamento italiano della 6 ore di Monza, in programma questo fine settimana. Nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport è presente una lunga intervista al pilota pugliese Antonio Giovinazzi, trionfatore insieme a James Calado e Alessandro Pier Guidi della tappa francese.

Il sogno di Giovinazzi

Antonio Giovinazzi ha iniziato la sua intervista parlando del suo passato: "Se vado a rivedere le mie foto da bambino, in tutte ho la maglietta rossa. Il mio sogno è stato sempre vincere vestito di rosso. Ce l'abbiamo fatta: ho vinto una delle gare più importanti. La stessa gioia l'ho provata al mio primo GP di Formula 1, al momento della parata, a Melbourne nel 2017. A Le Mans però ho vinto, e non vincevo dal 2016, dalla GP2. Tornare a farlo, con la Ferrari, a Le Mans, è stato il momento più bello della mia vita sportiva. Me lo sono goduto qualche giorno e poi ho cominciato a pensare a Monza anche perché siamo tornati il lotta per il mondiale".

Interrogato invece riguardo la fattibilità di vincere il mondiale WEC già quest'anno, il pilota pugliese ha dichiarato: "Anche Le Mans non era fattibile quest'anno si diceva. Dobbiamo solo crederci e continuare a lavorare come stiamo facendo". L'ex pilota Alfa Romeo ha poi continuato dicendo: "In Formula 1 non è stato facile, perché se non sei al momento giusto nella macchina giusta è dura. E la Formula E è stata una bella botta. All'ultima gara eravamo in cinque, compresi noi due piloti: immaginate che situazione".

Tornando a parlare dell'appuntamento di questa settimana a Monza, Antonio ha concluso dicendo: "La pista di Monza richiama un po' Le Mans, veloce, con poco degrado, a noi favorevole. Detto ciò, sappiamo che la Toyota è prima in campionato e sarà davanti a noi. L'obiettivo è metterle pressione. A Le Mans l'abbiamo portata all'errore, magari ci riusciremo di nuovo".

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