
Dopo la trasferta americana che ha visto una Ferrari in crescita mettere a segno la sua prima doppietta stagionale, il circus della Formula 1 ritorna in Europa, a Magny-Cours, Francia.
La gara, a forte rischio cancellazione, è giunta alla sua centesima edizione, la prima edizione risale al 26 giugno del 1906 e, alternando varie piste sempre meno spettacolari (Remis, Digione, Magny-cours) è giunta fino ai giorni nostri.
Il tracciato raramente offre spettacolo, di solito è la pioggia che rende interessante la gara mischiando le carte in tavola. Anche i sorpassi sono rari, e gli unici punti dove si possono azzardare sono il tornantino Adelaide, situato dopo un lungo rettilineo, e la staccata del Lycee, modificata nel 2003 proprio per aumentarli e renderli più agevoli (ricordiamo quello del 2004 di Barrichello ai danni di Trulli all’ultimo giro per il terzo posto). Particolare curioso: le curve prendono i nomi da curve simili ad altri tracciati. La pista d’oltralpe è caratterizzata da una superficie molto levigata che permette di sfruttare al meglio l’efficienza aerodinamica delle vetture ,ma mette in crisi i pneumatici a causa di un asfalto che tende a riscaldarsi molto rapidamente non dando il tempo agli pneumatici di “abituarsi” alle alte temperature.

È una pista che in apparenza sembra difficile ma in realtà, come afferma Pascal Vasselon della Toyota –
è un tracciato molto ben bilanciato dal punto di vista della preparazione degli assetti. Il carico aerodinamico e lo sforzo dei pneumatici e dei freni è ben ripartito tra l’anteriore e il posteriore. Ci sono alcuni elementi che sembrano favorire i sorpassi, come un rettilineo molto lungo seguito da un tornante lento. Ma, prima del rettilineo c'e' la curva Estoril, molto lunga e veloce dove le vetture non possono stare in scia senza soffrire perdita di carico aerodinamico. A Indianapolis, per esempio, le vetture possono viaggiare molto vicine alla curva che immette sul rettilineo perche' non sono al limite con le gomme sul banking e non perdono carico viaggiando vicine. Cio' non avviene invece alla curva Estoril: la vettura davanti crea una distanza che e' molto difficile da colmare sul rettilineo per sfruttare un'opportunita' di sorpasso in frenata al tornante. Questa in genere è la classica “gara-processione”
Il tracciato misura 4,411 km e si percorreranno 70 giri per un totale di 308,77 km, il record sul giro è di Michail Schumacher (1:15.377 – F2004).
La gara, per quanto sia spesso abbastanza noiosa, è molto cara ai tifosi ferraristi. Nel 2002 Michael Schumacher superò Raikkonen a 5 giri dalla fine al tornantino Adelaide, bissando i successi delle stagioni precedenti e vincendo il mondiale con sei gare d’anticipo. Nel 2004 sempre Schumacher e la Ferrari aggiunsero un altro record al loro palmares: in condizioni normali vinsero la gara con ben quattro pit-stop.
Magny-Cours è una pista molto cara alla Michelin, spesso usata per provare nuove mescole e tipologie di pneumatici, e alla Renault che cercherà sicuramente di ritornare alla vittoria dopo la sconfitta di Indy.
La gara sarà molto interessante poiché i team metteranno in atto le modifiche alle vetture dopo i test effettuati sul tracciato spagnolo di Jerez. Gli esperti attendono con ansia il prosieguo della sfida Schumacher-Alonso.
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