10/07/2006 Tempo di lettura: 2 minuti
Mancava solo la conferma, la notizia era nell’aria: Juan Pablo Montoya lascia il circuit della Formula 1 per passare alla Nascar. Il colombiano oramai ex McLaren correrà nel team di Chip Ganassi, che lo portò al trionfo nel campionato Cart e nella 500 miglia di Indianapolis. Il campione sudamericano ha incontrato il suo ex manager sul tracciato di Chicagoland Speedway dove ha concordato con Ganassi ed Helton (presidente del Nascar) il suo ingresso nella categoria a partire dalla stagione 2007.
Montoya sarà al volante della vettura numero 42 di Casey Mears passato all’Hendrick Motorsport. Al termine dell’incontro Ganassi ha affermato che Montoya guiderà una vettura del suo team l’anno prossimo nel Nascar - "Sarà divertente, fantastico. Abbiamo già conquistato assieme il successo e questo faciliterà le cose. Le trattative sono state veloci. E’ gradevole avere qualcuno sulla tua macchina che ha davvero voglia di esserci, qualcuno che ha voglia di lavorare con la tua squadra" - ha dichiarato Ganassi.
Le trattative sono state molto veloci e, come ha affermato lo stesso Montoya – "si sono concluse in meno di un ora, Chip lo conoscevo già da molto tempo, sarà un esperienza interessante" – ha dichiarato il pilota colombiano, che ha poi aggiunto – quando dico alla gente che lascio la Formula 1 per andare in Nascar, molti pensano che sia pazzo, ma sarà la sfida più grande della mia carriera. Ci sono 36 gare e decine di piloti in grado di vincere. La competizione è serrata. All’inizio sarà difficile. Ci sono ottimi piloti ed è una disciplina automobilistica totalmente diversa. Ci vorrà del tempo per apprendere. Abbiamo firmato un contratto di diversi anni perché servono alcuni anni per essere al top nel Nascar, ma l’obiettivo finale naturalmente è vincere. Ci saranno gare nelle quali non arriveremo, altre in cui arriveremo 30°, ma nelle quali sarò semplicemente contento di aver portato all’arrivo la macchina intera e nel weekend seguente forse sarò nella top 10 o top 5!".
È raggiante Juan Pablo Montoya. Noi possiamo solo augurargli fortuna in questa sua nuova sfida.