Siate sinceri: chi di voi avrebbe scommesso che, dopo il Canada, la Ferrari potesse capovolgere una situazione che sembrava già decisa? Sicuramente saranno stati pochi i "coraggiosi" disposti a puntare su una simile e sconvolgente rimonta!
Dopo il Gran Premio d'Europa le quattro vittorie consecutive di Fernando Alonso avevano inflitto un duro colpo alle speranze della Ferrari, ma questa meravigliosa squadra non ha mollato, non si è arresa ed ha ricominciato a vincere come era solita: senza esitazioni e con una consistente superiorità. Anche se i numeri spesso restano fini a se stessi, Schumacher ha vinto per la terza volta consecutiva, per la quinta volta in questa stagione, per la quarta volta nella "sua" Hockenheim e per l'ottantanovesima volta nella sua oramai quasi incredibile carriera.
La pole di Raikkonen non era che un piccolo ostacolo verso il trionfo: Kimi si è fermato una dozzina di giri dopo lo start, consentendo alle Ferrari di andare in testa e creare un considerevole margine di distacco sugli avversari.
Come di consueto, il segreto strategico del team di Maranello è stato semplicemente questo; e le Renault?
La squadra francese è sembrata quasi inesistente, oggi. Alonso ha chiuso in quinta posizione, Fisichella in sesta, ma soprattutto lo spagnolo ha dimostrato qualche cedimento, sia psicologico che prestazionale. Quest'ultimo, sicuramente, non dipeso da lui, ma da un nettissimo calo della sua monoposto e, molto probabilmente, delle gomme Michelin.
Che l'ormai tanto discusso caso del "mass damper" abbia avuto un certo peso nelle difficoltà incontrate dalla scuderia di Briatore, non è più un semplice dubbio. Il sistema, vietato, consentiva di bilanciare (attraverso un complesso molle/ammortizzatore/zavorra in prossimità del musetto) le vibrazioni e le variazioni di assetto dell'avantreno in curva, generando una maggiore stabilità e soprattutto un'accentuata aderenza (cioè le premesse per una velocità in curva sempre più elevata).
Adesso la situazione è veramente cambiata, specie se si osserva l'immane progressione compiuta dalla Ferrari nei due campionati: Alonso ha raggiunto oggi la vetta dei 100 punti, Michael Schumacher è arrivato a quota 89, a soli undici punti dal rivale. In teoria, già tra una settimana, il tedesco potrebbe aver raggiunto l'attuale campione del mondo (con un solo punto di distacco).
Per quanto riguarda il campionato costruttori, le prospettive sembrano ancora più rosee, anzi, più rosse: il team di Maranello è a sole dieci lunghezze dalla Renault, ed il sorpasso potrebbe (sempre in via teorica) già aver luogo nel prossimo appuntamento iridato.
Ma nella giornata di oggi ci sono stati anche altri protagonisti: Raikkonen e Button. Il finnico è giunto terzo, portando comunque a termine una bella gara; Jenson, dal canto suo, ha finalmente portato decisamente avanti una Honda che aveva bisogno di un risultato del genere. Anche questo può essere considerato un serio motivo di preoccupazione per la Renault: arrivati a questo punto, difendersi dalla sola Ferrari potrebbe non essere più sufficiente.
Tra sette giorni si corre ancora, a Budapest, per il Gran Premio d'Ungheria. Si tratterà di un appuntamento ulteriormente decisivo per il Mondiale: se la Renault non dovesse risorgere, non sarà difficile per la Ferrari centrare un poker da ko!
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