Perez ammette: «Gli sviluppi favoriscono lo stile di un pilota»

Questa stagione lo scontro tra Max Verstappen e Sergio Perez si è rivelato impietoso: la Red Bull ha vinto tutte le 13 gare disputate finora, e 11 di queste sono andate all'olandese. Il numero 11, infatti, ha avuto un 2023 altalenante: dopo una prima parte di stagione in cui sembrava un diretto rivale per il titolo, dal GP di Miami si è aperto per lui un periodo di crisi durato mesi, nei quali non riusciva nè a qualificarsi per la Q3, nè a ottenere podi. Da un paio di appuntamenti a questa parte la musica sembra cambiata, anche se il divario tra i due compagni di squadra è abissale. 

La spiegazione di questo crollo avuto dal messicano è difficile da trovare, e lo stesso Perez non si è espresso troppo a riguardo. Il motivo più semplice da ipotizzare è una diversa fiducia che i due hanno a bordo della RB-19: Verstappen sembra essere fuso con la vettura, mentre il suo compagno difficilmente riesce a domarla. "Faccio fatica nelle curve medie e veloci", ha ammesso il cinque volte vincitore. "Specialmente quando ci sono delle condizioni impegnative mi viene a meno la sicurezza. Ma sono cose che devo affrontare, è un'altra sfida per me". 

Un altro tema su cui si discute è il fatto che tutta la squadra ruoti intorno a Verstappen, e così anche lo sviluppo della vettura segue solo le sue direttive. E questo è lo stesso motivo per cui è difficile trovare qualcuno che riesca a reggere il confronto dell'olandese, come si è visto dal via vai nei box Red Bull negli ultimi anni. A una domanda riguardo al fatto che la RB-19 sia costruita attorno al suo compagno, Perez ha risposto in modo diplomatico, anche se con un certo velo di critica: "Ogni pilota ha delle richieste differenti e aree in cui si sente meglio. Alla fine, la squadra sta cercando di sviluppare la macchina più veloce, e a volte le modifiche si adattano meglio a uno stile rispetto che a un altro". 

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