GP del Giappone - I dati mostrano un team a cui fare attenzione

Max Verstappen ha conquistato una pole position strepitosa al GP del Giappone, distaccando il secondo classificato di circa sei decimi. Nel suo ultimo run, la linea dei tempi si è accesa di viola, anche se il crono che aveva in precedenza era già più che sufficiente. Dietro di lui, però, erano come sempre tutti molto compatti, e domani un team potrebbe riservare una grande sorpresa. Dalla telemetria, infatti, è emerso che la Williams era la vettura con una maggiore velocità di punta, sebbene la qualifica non li abbia premiati.

Questo non è una novità: come successo già altre volte, per esempio a Monza, gli ingegneri di Groove hanno optato per una macchina molto scarica, che compensi la mancanza di prestazioni in curva con degli allunghi nei rettilnei. Nelle parti meno guidate, infatti, Sargeant ha toccato i 335 km/h, mentre nel primo settore Albon ha raggiunto i 334 km/h. Davide Valsecchi ha così preso spunto per un'ulteriore riflessione. 

"Nel secondo e terzo settore, quelli più veloci, il record di velocità lo ha Sargeant. Verstappen ha il record complessivo nei vari segmenti, ma la maggior velocità di punta la ha avuta Albon nel T1, e il suo compagno nel resto della pista. Lui è però in basso alla classifica, e non ha fatto nemmeno un giro. Fossi il suo ingegnere mi farei due domande: già fa fatica e già sbatte tanto, perchè devono farlo andare così veloce sul dritto? Non possono caricare la macchina per dargli più fiducia? Guardando i risultati, per la Williams non è andata benissimo, e l'americano non ha avuto nemmeno l'aiuto tecnico per fare meglio", ha detto l'ex pilota. 

Foto copertina x.com

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