30/09/2006 Tempo di lettura: 5 minuti

Stavolta è stata la natura a fare da giudice: pioggia! Evento del tutto inaspettato prima che i team arrivassero a Shanghai, le condizioni meteo non buone hanno completamente stravolto i piani della Ferrari e fatto risorgere la Renault. Come in Ungheria, le Bridgestone hanno confermato il proprio "capovolgimento" nel rendimento: si, perchè se fino a qualche tempo fa il bagnato ed il freddo erano le condizioni ideali per le gomme giapponesi, adesso è tutto l'opposto. E lo è anche per le Michelin, che sembrano non sopportare più il caldo e preferire l'asfalto inondato.
Già adesso Monza sembra lontana, perchè i valori in campo sono esattamente all'opposto. La Ferrari non può contare nemmeno su Felipe Massa: il brasiliano partirà ultimo per aver sostituito nella giornata di ieri il motore. Michael, invece, ha combattuto fino alla fine, come del resto è nel suo stile, o meglio, nel suo DNA. Il sesto posto del tedesco è quasi una magra consolazione, ma, considerate le condizioni di inferiorità quasi disastrose rispetto alla Renault (e forse non soltanto), è come partire in prima fila.
Nel corso della prima eliminatoria le Ferrari sono scese in pista con le gomme da bagnato, le famose e forse poco note "full wet": gomme da pioggia piena, studiate per evacuare grandi quantità d'acqua durante il rotolamento del battistrada. E gli altri? Gli altri hanno montato gomme intermedie, che, come dice il loro stesso nome, sono una via di mezzo tra quelle da asciutto e le coperture da piena pioggia. Si tratta di gomme utili in caso di pista solo umida, o comunque con quantità d'acqua che non superino determinati limiti. In questa prima fase sia Schumacher che Massa hanno fatto quasi fatica a restare tra i primi sedici (che poi passano alla seconda eliminatoria); successivamente è stato qui (nella seconda fase) che le rosse hanno recuperato qualcosa, pur correndo il rischio di restare fuori dalla top ten.
Felipe Massa non è riuscito ad andare oltre metà schieramento, cosa che lo ha penalizzato e gli ha quindi impedito di passare alla fase finale, mentre Michael è stato decisamente più "graffiante", essendo riuscito ad abbassare ulteriormente i propri tempi. Questa sua capacità è stata, poi, la chiave di accesso all'ultima e decisiva parte delle qualifiche cinesi.
Impressionante l'insieme di prestazioni di Fernando Alonso: Giancarlo Fisichella, con la stessa monoposto, ha accusato un ritardo di sei decimi dal tempo della pole dello spagnolo.
Barrichello e Button, che con le loro Honda hanno conquistato un'ottima seconda fila dietro le vetture francesi, hanno fatto segnare tempi identici, a ben un secondo e due decimi da Fernando.
Raikkonen e Michael Schumacher, rispettivamente quinto e sesto in griglia, hanno quasi sfiorato il secondo e mezzo di ritardo.
Una vera "carneficina", anche perchè, se le condizioni meteo dovessero restare identiche anche nella giornata di domani (cosa molto probabile), non è da escludere che Alonso riesca a doppiare metà dello schieramento!
Da notare la discreta prestazione delle due BMW Sauber di Heidfeld e Kubica, rispettivamente ottavo e nono, seguite da un bravo Robert Doornbos, alla guida della Red Bull che fino a poco tempo fa era di Klien (a sua volta "silurato" dalla squadra, ennesimo licenziamento shock della Formula 1).
Imbarazzante la situazione in Toyota: sia Trulli che Ralf Schumacher non sono andati oltre la prima fase delle qualifiche, come le Midland (che adesso possiamo iniziare a chiamare Spyker per via di un altro cambio di proprietà) e le Super Aguri.
Se il distacco di Takuma Sato dalla pole position appare enorme (sei secondi circa), non sapremmo come definire lo svantaggio del suo compagno di squadra, Yamamoto: qualcosa come undici secondi dal tempo di Alonso
Domani si correrà una gara estremamente difficile per il team di Maranello, costretto ad un'inattesa quanto disperata rincorsa. Mai dire mai, certo, anche perchè una piccolissima possibilità che la pioggia decida di risparmiare il circuito di Shanghai c'è. Minuscola, se vogliamo infinitesimale, ma c'è.
Appuntamento davanti ai teleschermi per domani mattina alle 8:00. La resa dei conti è già iniziata, e la Renault è già avanti