Verstappen tra i grandi di sempre o no?
Tre titoli mondiali sono la soglia oltre la quale si schiude la porta della storia, da sempre: vi si entra definitivamente perché ci “abitano” Lauda e Senna, Schumacher e Prost, Fangio e Piquet. Da qualche giorno, anche Max Verstappen.

11/10/2023 19:40:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Tre titoli mondiali sono la soglia oltre la quale si schiude la porta della storia, da sempre: vi si entra definitivamente perché ci “abitano” Lauda e Senna, Schumacher e Prost, Fangio e Piquet. Da qualche giorno, anche Max Verstappen. Con la stessa dignità, lo stesso blasone? Questo è un dibattito sterile, anche perché animato da chi sostiene una tesi che è figlia in buona parte della generazione alla quale appartiene: chi ha visto gareggiare Schumacher considera blasfemo qualsiasi accostamento, ma quando Schumi vinceva quelli che avevano visto Senna e Prost già dicevano che loro erano un’altra cosa rispetto a Schumi. A sua volta, chi aveva vissuto anche l’epoca di Lauda e Regazzoni non poteva fare a meno di precisare che - Quelli sì che erano piloti… -.

Anche chi scrive, se proprio viene tirato per i capelli (che non ha) dentro al dibattito pensa in fondo che i tre titoli mondiali di Verstappen non valgano quelli del quasi - suocero Piquet e ancora meno quelli di Lauda. Il paragone con Hamilton non lo facciamo perché, anche se più maturo, lo consideriamo un contemporaneo di Verstappen e a lui fino a poco tempo fa toccavano lo stesso dibattito e le stesse perplessità. Ma in questo Verstappen che colpa ha? Quella di essere nato nella sua epoca? O di guidare una monoposto concepita da Adrian Newey? Forse di non avere avversari come Villeneuve padre, Arnoux, Peterson, Mansell

Verstappen tra i grandi di sempre o no?

Sempre a proposito di Schumacher, siccome tra due giorni ricorre il ventennale della conquista del suo sesto titolo mondiale, i più attenti potranno ricordare che appena il Kaiser tagliò quello storico traguardo, superando il grande Juan Manuel Fangio, in molti sentirono di dover precisare che i titoli mondiali di Fangio erano figli di un’epoca pionieristica e caratterizzata da una tale soglia di rischio che al confronto Schumi era come se guidasse una vettura telecomandata. In quel caso, come in quello attuale di Verstappen, valse la pena chiedere a chi faceva osservazioni simili se loro guidavano macchine uguali a quelle che erano appartenute ai loro padri e ai loro nonni, oppure se giocavano a tennis con racchette uguali a quelle di vent’anni prima, oppure se per scrivere un documento adoperavano ancora la Olivetti Lettera 22, o se…Avete capito. 

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