Andrea Stella rivela come ha svoltato il progetto della MCL60
01/11/2023 13:45:00 Tempo di lettura: 2 minuti

Negli ultimi mesi, la McLaren è stato il team più chiacchierato di tutto il paddock. Dopo un inizio a dir poco disastroso, un grande miglioramento tecnico ha permesso al team di Woking di tornare nelle posizioni che contano, lottando quasi in ogni gran premio per il ruolo di seconda forza. Sfruttando anche il calo di prestazioni della Aston Martin, la squadra color papaya è al quarto posto nella classifica costruttori, un risultato impensabile al termine del GP del Bahrain. 

Dietro questo grande cambiamento c'è Andrea Stella, appuntato come team principal a inizio anno. L'ingegnere, con grande umiltà, aveva ammesso già al lancio della vettura che nei primi appuntamenti non sarebbe stata prestazionale, ma che a metà stagione la musica sarebbe cambiata, e così è stato. Parlando al podcast di F1 nation, l'italiano ha spiegato la mentalità che ha permesso alla McLaren di ritornare a galla: "Non sono uno che lavora per obiettivi o aspettative, ma seguo un processo. Cerco l'approccio giusto, la visione giusta, e poi i risultati vengono da sè. Sei mesi fa non mi sarei aspettato i risultati che abbiamo oggi, e devo tutto questo al personale a Woking, che hanno preso a carico il progetto che avevamo e lo hanno reso prestazionale, e la vettura è diventata molto più competitiva". 

"Il problema principale è che la MCL60 era sottosviluppata in diverse aree. L'aerodinamica era il punto peggiore, ma non era l'unico: c'erano altre parti del disegno che si potevano potenziare, e così abbiamo fatto. Non si è trattato solo di sistemare gli errori, ma anche accelerare lo sviluppo e far sì che il progresso si espandesse su diverse parti, tenendo conto di tutti gli aspetti da cui si poteva generare performance", ha concluso Andrea Stella, commentando il gap tecnico della monoposto. 

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