17/03/2007 Tempo di lettura: 3 minuti

Un inizio migliore, per Raikkonen e la Ferrari, proprio non ci poteva essere: primo appuntamento, prima pole per colui che ha raccolto il testimone del Fenomeno tedesco.
La Rossa parte nelle stesse condizioni in cui aveva concluso lo scorso anno, dopo aver sfiorato entrambi i titoli: superiore. Sfortunatamente non è stato possibile assistere a un duello diretto con Felipe Massa, fermato nel corso del secondo turno di qualifica da un problema al cambio. Dunque non si può dire che il brasiliano sia stato realmente battuto dal compagno di squadra, per via di un’affidabilità impari tra i due driver. Per adesso non è un gran danno: ci saranno numerosissime occasioni per verificare definitivamente quanto a lungo Raikkonen abbia evitato di mostrare la sua reale velocità.
La McLaren, comunque, è lì dietro, pronta a sfruttare eventuali difficoltà del team in rosso: Fernando Alonso, proprio negli ultimi secondi a disposizione, ha nuovamente scavalcato Lewis Hamilton, portandosi in prima fila, alle spalle di quello che è sempre stato considerato suo diretto rivale sin dal ritiro di Schumacher. La McLaren non deve aver preso benissimo questo primissimo atto perso nello scontro con la Ferrari, ma sarebbe un errore sottovalutare le potenzialità del team: dall’arrivo di Alonso sono migliorate molte cose, quasi come per magia.
Sorprendente la prestazione delle BMW Sauber: veloci, precise, con due piloti che promettono buoni risultati, Kubica e Heidfeld, rispettivamente quinto e terzo. Ciò che questo team aveva mostrato nei test è stato lo specchio sincero e non aberrante di quel che abbiamo visto oggi.
Le Renault, anche loro fedeli ai pronostici, non hanno né brillato, né sfigurato: per Giancarlo Fisichella un sesto posto, a oltre un secondo e mezzo dalla vetta (Fisico si è lamentato di un rallentamento causato da Sato); per Heikki Kovalainen, erede del sedile di Alonso, le cose sono andate molto peggio. Il connazionale di Raikkonen ha chiuso in tredicesima posizione, senza aver avuto modo di superare il secondo turno di qualifica. Mark Webber, idolo locale, è riuscito a strappare un settimo posto in griglia con la Red Bull motorizzata Renault, seguito dalle due Toyota, che hanno portato a termine una prestazione senza infamia e senza lode (visti i risultati decisamente non buoni conseguiti nei test, è un buon passo avanti essere tra i primi dieci, sicuramente con un po’ di carburante in meno rispetto a tutti).
Ai limiti dell’incredibile l’impresa delle due Super Aguri: decimo e undicesimo tempo, con Sato e Davidson: segno che la più che massiccia “cura” Honda sta iniziando a dare i primi risultati. L’appuntamento decisivo è per domani, alla stessa ora (quattro del mattino in Italia, due del pomeriggio in Australia), quando scatterà il primo gran premio della stagione 2007. Chi ha dominato al primo appuntamento di Melbourne, ha quasi sempre vinto almeno un titolo…