Liberty Media chiede scusa a Las Vegas, Maffei: «Grazie della pazienza. Sui prezzi...»

A pochi giorni dal debutto di Las Vegas in Formula 1, l'Amministratore Delegato di Liberty Media Gred Maffei, ha voluto scusarsi pubblicamente con la cittadinanza della capitale del Nevada per tutti i disagi a cui ha dovuto far fronte durante la "costruzione" del tracciato. 

Da diversi mesi è infatti in atto l'asfaltatura di tutta la Strip, oltre alla costuzione del paddock e della corsia box, lavori che hanno provocato deviazioni alla normale circolazione del traffico di Las Vegas ed ovvi ritardi. Inoltre molti alberi sono stati abbattuti, e le famose fontane dell'Hotel Bellagio sono state spente per non invadere lo spazio riservato alle tribune installate nelle vicinanze. 

Maffei chiede scusa ai cittadini di Las Vegas

Intervistato ai microfoni di Fox5, Maffei ha dichiarato: "Voglio scusarmi con tutti i residenti di Las Vegas dicendo che apprezziamo la loro pazienza e la loro disponibilità a tollerarci. Porteremo qualcosa come 1,7 miliardi di dollari di entrate nella zona, quindi non è solo a beneficio dei fan che vogliono vedere la gara. Speriamo che questo sia un grande risultato economico per Las Vegas. Speriamo che sia stato questo l'anno più difficile con tutti i lavori di costruzione e che le cose siano più facili in futuro".

Il CEO di Liberty Media ha poi aggiunto: "Ci saranno 105.000 persone, quindi l'evento, anche per Las Vegas, sarà il più grande mai fatto. In programma c'è una festa di apertura che durerà da mercoledì a domenica, quasi una settimana di eventi e spettacoli musicali. Vedremo anche molti personaggi di altri sport che organizzeranno le loro feste di contorno".

Maffei ha poi concluso il suo intervento parlando del prezzo spropositato dei biglietti del GP e dei costi di contorno dicendo: "Ma gran parte dei prezzi elevati deriva francamente da costi non del tutto nostri. Con questo non voglio rimproverare i nostri partner, ma i pacchetti con minimo cinque notti negli hotel e cose del genere hanno contribuito a far lievitare i costi. Non è tutto da imputare al prezzo dei biglietti. È l'esperienza e, francamente, il fatto che ci sia così tanta richiesta a spingere".

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