In termini calcistici la McLaren ha neutralizzato nell’immediato l’uno a zero subìto dalla Ferrari in apertura di mondiale. Un mondiale, però, che sa di accuse e sentenze, viste le polemiche sollevate sin dall’inizio a proposito del fondo piatto di varie vetture. Un mondiale che, dopo la seconda gara, delinea chiaramente l’unica vera (e, passateci l’espressione, ovvia) rivalità di punta: Raikkonen contro Alonso. Non c’erano dubbi che andasse così, ma in molti si aspettavano diversi terzi incomodi, a partire da Massa. Felipe è stato letteralmente preso d’assalto dai pareri dei più per la serie di errori commessi a Sepang: ha sbagliato, su questo non ci piove, ma è giusto concedergli ancora un po’ di clemenza. Come per la Ferrari, il brasiliano è passato dalle considerazioni epiche di Melbourne al massacro verbale di Sepang, in mezzo a manovre troppo timide in fase di avvio ed escursioni fuori pista altamente penalizzanti. Ad inserirsi nella lotta al vertice, con grande sorpresa di un po’ di persone, è stato sin dalle prime battute Lewis Hamilton, rivelazione dell’anno. La realtà, comunque, suggerisce di non dimenticare che il caldo ha mandato in crisi soprattutto il motore di Raikkonen, e che il famoso (ma da alcuni già dimenticato…) passo lungo della F2007 è probabilmente inadatto a piste come Sepang.
Nel giro di pochi giorni la Formula Uno si è trovata di nuovo in pista, lanciata in un altro weekend piuttosto caldo, in Bahrain. A Sakhir le Ferrari avevano dominato i test precedenti l’inizio di stagione, e qualcosa di simile è avvenuto nelle odierne prove libere: nel corso della prima sessione il dominio rosso è stato schiacciante, mentre nella seconda si è trasformato in una lievissima superiorità: Raikkonen primo col tempo di 1’33’’527, Hamilton secondo a soli tredici millesimi dalla vetta. Subito dietro si è piazzata la BMW di Kubica, molto veloce ma probabilmente un po’ leggera rispetto alle concorrenti. Alle sue spalle troviamo Massa e Alonso, a pochi centesimi. Ancora crisi nera per le Renault, a quanto pare: Fisico e Kovalainen non sono andati oltre, rispettivamente, il quindicesimo e dodicesimo posto, a ben più di un secondo dal tempo più veloce. Imbarazzante il crono di Ralf Schumacher, che sulla Toyota ha accumulato un ritardo di quasi due secondi da Raikkonen. A girare più di tutti, con 38 giri, è stato Tonio Liuzzi, in diciassettesima posizione. Problemi, invece, per Jenson Button, che non è andato oltre le diciannove tornate per la rottura del suo motore Honda. A evitare un’altra brutta figura dei due team nipponici (Toyota e Honda) ci hanno pensato gli altri due rispettivi piloti, cioè Trulli e Barrichello, decimo e undicesimo alla fine della giornata. Le qualifiche si svolgeranno domani, quando in Italia saranno le tredici.
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