La Ferrari ha concluso la stagione 2023 in crescendo ma senza riuscire a colmare il gap dalla Red Bull o ad ottenere la seconda piazza della classifica costruttori. Che Rossa sarà nel 2024? Sulla base di quanto visto nel Mondiale appena andato in archivio, l'analista di SkySportF1, Matteo Bobbi, ha illustrato come potrebbe essere la nuova monoposto che nascerà dal progetto chiamato "676".
"Il 2023 restituisce una Ferrari in crescita, gli ultimi circuiti affrontati lo dimostrano. Se da un lato è però difficile prevedere come si presenteranno nel 2024 le monoposto della Scuderia, dall’altro è plausibile pensare che si possa intervenire su alcuni aspetti e provare a migliorare ciò che di buono è stato fatto. Di seguito analizziamo alcuni di questi, sottolineando che la nostra è un’operazione fatta un po’… chiudendo gli occhi e provando a immaginare come cambierà sulla base di quanto accaduto fino ad Abu Dhabi".
"Quest’anno la Ferrari ha introdotto diverse novità, in particolare è stata modificata la zona di entrata delle pance e la zona del sottoquadro. Su questo aspetto aveva già lavorato in precedenza Red Bull, presentando un sottoquadro estremamente pronunciato per le sue monoposto. Verso questa stessa direzione decise di virare la Rossa, trovando tuttavia un importante limite".
"La Scuderia di Maranello, infatti, non ha potuto ricreare l’effetto sperato a causa della posizione, nelle proprie vetture, del cono antintrusione: spostarlo comporta la ricostruzione del telaio, operazione sicuramente troppo dispendiosa (specie) a stagione in corso. In vista della prossima stagione, invece, ci si può aspettare di vedere il cono antintrusione posto in un’altra posizione, in modo da creare un sottoquadro maggiore".
"Diversi team quest’anno hanno presentato nelle proprie monoposto delle pance che tendono a spingere i flussi verso il basso, nella parte terminale del fondo. Questo è sicuramente un aspetto introducibile, dal 2024, anche in Ferrari: la Rossa, infatti, in particolare nella scorsa stagione e all’inizio di questa, tendeva a ricercare lo stesso risultato utilizzando la parte superiore della pancia, attraverso le vasche".
"Potrebbe cambiare la geometria delle sospensioni. Da capire se solo posteriore o anche anteriore. Anche in questo caso il modello Red Bull fa scuola: la scuderia anglo-austriaca su quella anteriore utilizza una sospensione di tipo ‘Pull rod’, mentre in Ferrari fino ad oggi si è utilizzata una sospensione di tipo ‘Push rod’. Non dovesse cambiare il tipo di sospensione, quest’ultime potrebbero in ogni caso presentare una geometria anti-dive molto più pronunciata rispetto ad ora".
"Infine, per quanto riguarda il fondo, me lo immagino con caratteristiche diverse. Quello riportato nell’immagine ha funzionato tanto bene in determinate altezze e molto meno quando queste variavano. Perciò mi aspetto un fondo un po’ meno sensibile, con delle gole meno profonde e più variazioni di pendenza nel corso del fondo stesso".
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