09/06/2007 Tempo di lettura: 4 minuti
Le McLaren volano! Forse c’era da aspettarselo, dopo i test del Paul Ricard e dopo la galvanizzante esperienza vittoriosa di Montecarlo, ma lascia assolutamente stupiti la velocità che Lewis e Fernando hanno dimostrato. Durante le libere della mattina le Ferrari erano un po’ più vicine, con distacchi leggermente più contenuti. Adesso la situazione, in casa del Cavallino, non è delle più semplici e immediate. La notizia positiva, dopo aver visto le qualifiche di oggi, è la ripresa di Kimi Raikkonen, che deve aver risentito parecchio dell’errore commesso proprio in prova due settimane fa. Un mese fa era stato un guasto a metterlo ko nelle prime fasi di gara, in Spagna, e quest’inconveniente, associato ai guai di Monaco, gli ha impedito di procedere nella marcia del campionato Piloti. Il tempo registrato da Lewis Hamilton è stato semplicemente spaziale: 1’15’’7, più rapido di quattro decimi rispetto allo stesso Alonso, che a fine qualifiche – com’è facile immaginare – non aveva nessuna voglia di ridere, se non per motivi di circostanza. Dopo aver ottenuto risultati eccezionali senza interruzione alcuna, finalmente il giovane e talentuoso anglo-caraibico a bordo della McLaren ha fatto un ennesimo passo verso la vittoria. La attendeva con ansia, Lewis, questa pole position che prima o poi (più prima che poi) sarebbe arrivata. La nuova aerodinamica ha fatto quindi piccoli grandi miracoli, come dimostrato dai sorrisi carichi di soddisfazione che Ron Dennis ha sfoggiato in più occasioni; le Ferrari sono andate bene nei primi due settori, in parti miste di veloce e guidato, mentre sono miseramente crollate nel terzo velocissimo intermedio, lì dove entrambe le McLaren riuscivano a diminuire mostruosamente i tempi di passaggio in passaggio, guadagnando tanti preziosi decimi sui rivali in rosso. Anche in questo caso non è logico gridare al miracolo e pensare che in così poco tempo le McLaren siano diventate le vetture da battere: più semplicemente si è con sicurezza trattato di un insieme di fattori, serbatoi leggeri in primis, che hanno consentito il dominio quasi totale. La gara però potrebbe diventare, a questo punto, una questione privata tra i due della scuderia anglo-tedesca, cosa che a un primo impatto sembrerebbe confermata dalle facce viste ai box Ferrari, dove sin da subito c’è stata una chiamata a raccolta tra Raikkonen, Todt, Costa e Dyer (ingegnere della vettura di Kimi). Le previsioni, però, non possono escludere un recupero interessante da parte delle rosse, anche se la vittoria adesso appare più lontana di prima. Da sottolineare la prestazione di Heidfeld, che con la BMW ha ottenuto la terza piazza, esattamente in mezzo a McLaren e Ferrari; ottime le qualifiche di Jarno Trulli, che dopo le incredibili carenze patite dalla sua vettura nella giornata di ieri ha conquistato la decima piazza. Ancora grandi problemi per Kovalainen, su Renault, prima per la rottura del propulsore e poi per quello che è sembrato un errore (l’ennesimo) in uscita di curva, costato l’interruzione delle qualifiche e un lavoro extra per i suoi meccanici. La gara partirà domani alle 19.

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