Inizia la lunga trasferta estiva della Formula Uno in Europa: dopo i gran premi americani di Montreal e Indy si torna a gareggiare nel continente d’origine di questo sport. Magny Cours, secondo voci non poco attendibili, potrebbe essere per l’ultima volta sede del Gran Premio di Francia: un altro circuito “classico” che rischia seriamente di uscire di scena, complici le difficoltà legate all’isolamento profondo della zona, dove i disagi negli spostamenti sono consistenti. Ma, si sa, non sono questi i veri motivi del mancato rinnovo con il Circus della Formula Uno…
Nonostante tutto, un tracciato con il manto stradale completamente rifatto è stato tra le prime sorprese di questo weekend, in cui il tempo non promette né alte temperature né sole a tutto campo. I gradi centigradi dell’aria, oggi, si sono aggirati sulla ventina, con oltre trenta per quanto riguarda la superficie del tracciato. La vera sorpresa in realtà è stata la Ferrari: Raikkonen nella prima ora e Massa nella seconda hanno dominato le libere, segno che finalmente qualcosa a Maranello ha ricominciato a muoversi. La voglia di tornare ai livelli di inizio stagione, è ovvio, c’è. E tutta la squadra lo ha ampiamente dimostrato dopo le prestazioni incolori di qualche settimana fa in Canada e negli Stati Uniti. I test di Silverstone della scorsa settimana hanno dato una grossa mano ai due ferraristi: una nuova veste aerodinamica e vari accorgimenti sembrano aver cambiato le carte in tavola. La F2007 si è comportata bene sul non facile tracciato francese, e, cosa ancor più sorprendente, ha inflitto distacchi di una certa misura alle McLaren, improvvisamente scese dal piedistallo di superiorità sul quale erano meritatamente salite in questi ultimi tempi.
Cosa succede? Un indizio piuttosto strano (ma in realtà chiarissimo) c’è: il motore della McLaren non raggiunge affatto i 19.000 giri al minuto, che rappresentano il regime limite standard di ogni propulsore. Il dubbio è stato legittimo nel momento in cui si è capito che Fernando Alonso cambiava a soli 18.000 giri, valore decisamente basso. Precauzione? I motori vengono quasi tutti da Indianapolis, dove la lunga accelerazione del tratto principale mette sotto sforzo gli organi meccanici. Intendiamoci, oggi sono stati utilizzati, come da regolamento, motori “liberi”, ma da domani si fa sul serio e si useranno i propulsori della scorsa gara. Si potrebbe pensare che la McLaren, forse allarmata da alcuni dati, abbia cercato di simulare un’eventuale riduzione dei giri in gara già nel corso delle prove. E questo solleva dubbi importanti anche per la Ferrari: la superiorità schiacciante delle rosse è condizionata dai “limiti” dei motori Mercedes? Domani, con le libere 3 e con le qualifiche, sarà facile capire qualcosa di più…
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