06/07/2007 Tempo di lettura: 3 minuti
Dopo pochi giorni si torna di nuovo in circuito per correre il giro di boa del Mondiale 2007, tra colpi di scena, spy story e quant’altro. Non vogliamo perdere però troppo tempo a parlare di queste (in)credibili realtà che invadono un ambiente già fertile per tale tipo di storie. C’è chi ne ha parlato, e chi invece ha deciso di non fare troppi commenti su quanto accaduto in Ferrari (e in McLaren), con il licenziamento fulminante di Nigel Stepney (reo di aver fornito informazioni tecniche pesanti all’altro “imputato”) e l’allontanamento repentino di Mike Coughlan dai due rispettivi team. Storie da banali romanzi sullo spionaggio industriale, o forse storie comunemente reperibili di uomini che a volte non accettano l’umiltà e commettono dei passi falsi. Impossibile evitare tutto questo, assai improbabile annullare il seme del “tradimento”, verso se stessi e verso gli altri, specie se si parla di Formula Uno dei tempi odierni (come per qualunque altro sport o attività farciti di denaro e di notorietà).
La Ferrari ha già provveduto a mettere in fuorigioco sia tutto questo che il proprio svantaggio dalla McLaren: con la gara di Magny Cours sono cambiate le carte in tavola, e con il Gran Premio di Gran Bretagna non è impensabile un risultato simile a quello di qualche giorno fa. Tempo per provare nuove soluzioni (parliamo di chi deve recuperare terreno, vedi soprattutto McLaren) non ce n’è stato, essendoci due gare consecutive così ravvicinate. Ed ecco che si profila una nuova situazione: Kimi Raikkonen sembra essersi svegliato dallo strano torpore che lo aveva colpito fino a un po’ di tempo fa, riportandosi ancora una volta davanti a tutti. Così è stato nelle prove libere di Silverstone, in cui Kimi ha siglato un crono di 1’20”6 che ha messo le cose in chiaro. Tutti gli altri non sono riusciti a battere la soglia dell’1’21”, inclusi Felipe Massa, diretto inseguitore del suo compagno di squadra nella tabella dei tempi, e Lewis Hamilton, quarto a più di sei decimi dalla vetta. Per non parlare di Fernando Alonso, sprofondato in pratica ad un secondo da Raikkonen. E’ vero, le prove libere possono anche non essere indicative, ma se normalmente il buongiorno si vede dal mattino – cosa peraltro vista una settimana fa in Francia – le McLaren faranno fatica a battere le Rosse nel corso della gara. Ipotizzare che il team motorizzato Mercedes si sia semplicemente nascosto non è granchè realistico, perché il dato di fatto è che le Ferrari sono superiori, e sembrano addirittura cresciute rispetto a quanto mostrato a Magny Cours, dove i distacchi nelle libere non erano stellari come oggi. Le qualifiche, come sempre, ci renderanno nota buona parte delle verità della gara di domenica.

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