Da Nigel Stepney a Mike Coughlan: spionaggio industriale in Formula 1...

22/07/2007 Tempo di lettura: 2 minuti
Furto di documenti top-secret, spie che tramano nell’ombra, perquisizioni e sostanze sospette. Accade anche questo in Formula 1, a neanche tre mesi dalla conclusione giudiziaria del caso di spionaggio industriale che aveva coinvolto Ferrari e Toyota. Di mezzo c’è di nuovo la Scuderia, ancora una volta come parte lesa, ancora una volta costretta ad intraprendere azioni legali contro i suoi dipendenti.

La vicenda stavolta ha contorni ben più inquietanti e compromette una delle personalità storiche dell’invincibile armata dell’era Schumacher, visto che il coinvolgimento dell’ex capo meccanico Nigel Stepney è emerso fin dall’indagine interna, dopo il ritrovamento di polvere sospetta sui bocchettoni dei serbatoi delle F2007 in partenza per Monaco. A carico dell’inglese, oltre al tentato sabotaggio, c’è anche l’accusa di appropriazione indebita di informazioni riservate, sottratte dagli archivi della Ferrari e rivendute alla concorrenza tramite Mike Coughlan, dal 2002 Capo Progettista alla McLaren: senza specificare l’identità dell’indiziato, da Maranello confermano l'esito positivo di alcune perquisizioni effettuate in Inghilterra e si preparano a valutare, da questo momento in poi, “tutte le implicazioni penali, civili ed eventualmente d'altra natura secondo le norme applicabili”.

Coughlan è stato immediatamente rimosso dall'incarico e, in una nota diffusa via internet, la McLaren ha assicurato piena collaborazione agli inquirenti, dichiarandosi però del tutto estranea alla questione. In qualità di organo di controllo del campionato, la FIA è già in stato di allerta: “Abbiamo ricevuto delle segnalazioni in merito – ha spiegato un portavoce – e le stiamo ancora esaminando”. C’è il fondato sospetto che il marcio possa riguardare anche altre squadre. E la tesi che Coughlan abbia agito per iniziativa personale è poco convincente.

Articolo tratto da Grandchelem