11/05/2008 Tempo di lettura: 5 minuti
Sembra vera la voce secondo cui Felipe Massa è in cerca di casa nei pressi di Istanbul, magari in una zona non tanto lontana dall’autodromo di cui è diventato idealmente “padrone”. Non capita a tutti i piloti di Formula Uno di vincere consecutivamente per la terza volta un appuntamento iridato sullo stesso circuito. Il tracciato, di nuova concezione ed entrato in calendario solo qualche anno fa, sembra non voler vedere altri piloti, se non il brasiliano, salire sul gradino più alto del podio. Dopo i primi due disastrosi gran premi di questa stagione, finiti con ben due pesanti ritiri, Felipe sembrava fuori dalle chances mondiali. Era ovvio, come avevamo detto, che non poteva dirsi già finita: nelle ultime tre gare Massa ha raccolto 28 punti, quasi il 100% di quanti ne poteva matematicamente guadagnare. Un rilancio splendido, che lo proietta nella lotta iridata con Raikkonen ed Hamilton (con il quale è adesso a pari punti).
Ma la Ferrari non è più così sola come sembrava, nella corsa verso gli ambiti titoli. La McLaren ha recuperato terreno ed ha giocato una strategia rischiosa ma quasi efficace con Hamilton, che è sempre stato incollato agli scarichi della rossa numero 2 per la prima parte di gara, prima delle soste ai box. Se non fosse stato per una partenza non ideale, Kimi Raikkonen avrebbe concluso il gran premio alle spalle del suo compagno di squadra, per quella che sarebbe stata l’ennesima, pesante doppietta. Invece uno scatto non fulmineo e la chiusura del connazionale Kovalainen sulla rossa di Kimi alla prima curva hanno compromesso la seconda posizione finale del campione in carica. Sì, perché Heikki e Kimi sono venuti a (lieve) contatto, con la ruota posteriore destra della McLaren che ha quasi danneggiato l’ala anteriore della Ferrari. Risultato: Kovalainen si è dovuto fermare al secondo giro, costretto poi a una gara tutta in salita dal fondo, mentre Kimi ha perso due posizioni, recuperate comunque subito dopo grazie allo stop di Kovalainen e ad un bellissimo sorpasso su Fernando Alonso. La Bmw di Kubica, in quel momento in terza posizione, ha poi rallentato la corsa di Raikkonen, che ha dovuto aspettare il gioco delle soste per superare Robert.
La McLaren, come dicevamo, ha utilizzato con Hamilton una rischiosa ma coraggiosa tattica a tre soste, invece delle convenzionali due fermate. Tattica che sembra aver pagato più di qualcosa. Infatti il britannico, tra la prima e la seconda sosta, ha ottenuto il comando della gara con un bel sorpasso su Massa, andandosi a prendere la leadership e dando al brasiliano ben un secondo al giro! Poco plausibile ipotizzare una superiorità repentina della McLaren, tanto che poi la seconda (breve) sosta di Hamilton ha fatto intuire che i box McLaren lo avrebbero atteso per una terza volta, di lì a fine gara. La strategia “a sorpresa” ha un po’ funzionato: Hamilton, al rientro dopo la sua ultima sosta, ha mantenuto per un soffio la seconda posizione, tenendosi dietro Raikkonen, che, non fosse stato per la partenza e quindi per il rallentamento dovuto a Kubica, avrebbe chiuso al secondo posto, portando a 11 punti il gap su Hamilton. Gap che adesso, invece, è sceso da 9 a 7 (anche nei confronti di Massa, come già detto a pari punti con Lewis). La strategia ai box ha comunque permesso alla Ferrari di recuperare una posizione, proprio il terzo posto ai danni di Kubica.
Il bilancio Ferrari è chiaramente positivo: su cinque gare ne hanno vinte quattro, due con Raikkonen e due con Massa. La McLaren ed Hamilton restano fermi al successo di inizio stagione in Australia. La Bmw continua a confermarsi terza forza, con il quarto ed il quinto posto di Kubica e Heidfeld. Sesta piazza, invece, per Alonso. Questo gran premio è per certi versi storico grazie a un nuovo, importante record che adesso appartiene al pilota più “vissuto” di tutti i tempi: Rubens Barrichello. Il brasiliano ha disputato il suo 257esimo gran premio di Formula Uno, battendo Riccardo Patrese (256 gp), che, dopo il ritiro di Michael Schumacher a quota 250 presenze, sembrava quasi intoccabile. Nel campionato Costruttori la Ferrari consolida la propria leadership, portandosi a quasi 20 punti dalla seconda, la Bmw. Tra due settimane si va al sesto appuntamento stagionale, il gran premio di Monaco. Gran premio che, di solito, sovverte un po’ i valori in campo. La McLaren, adesso, è più vicina…