22/06/2008 Tempo di lettura: 4 minuti
E uno. Magny Cours rappresentava il punto di (nuova) partenza per la conquista del mondiale da parte della Ferrari. L’appuntamento era il primo di una serie, quella dei classici tracciati europei, dalla quale Maranello deve trarre il massimo profitto per poi affrontare al meglio il giro di boa del campionato, che avverrà a cavallo tra Silverstone e Hockenheim, i due appuntamenti caldi di luglio. Intanto Felipe Massa e Kimi Raikkonen firmano un uno-due che spaventa gli avversari. Annichiliti, stravinti, quasi rassegnati a quelle due rosse in fuga.
Fuga col brivido, soprattutto per Raikkonen: a metà gara uno scarico decide di fare capricci apparentemente grossi, potenzialmente in grado di compromettere tutto un gran premio. Così non è: si tratta del segmento terminale del raccordo degli scarichi del motore. Un pezzo metallico che si stacca dalla sua sede, balla sul retrotreno della Ferrari numero uno e poi vola via. Inconveniente raro, ma che per pochissimo tempo ha messo in allarme i box, investiti da questo piccolo incidente di percorso che per fortuna non è costato caro. Di certo è costato la vittoria a Raikkonen, che ha dovuto cedere il gradino più alto del podio a Felipe Massa, suo compagno di squadra e nuovo leader del mondiale.
Mondiale che, per Lewis Hamilton, si tinge un po’ di nero (nessuna battuta…): dopo la partenza in griglia in tredicesima posizione (dieci posizioni in più di penalità per i fatti di Montreal), l’inglese si è beccato un’altra sanzione, che ha rivoluzionato ulteriormente la sua già difficile gara: drive through per aver sorpassato a inizio gara una Toro Rosso avvantaggiandosi con un taglio di chicane. Disattenzione (voluta o non voluta?) che è costata cara ad Hamilton, il quale torna a casa senza neanche un punto, come già avvenuto in Canada.
Penalità che comunque gli è stata comminata con un certo ritardo, essendo passati più di dieci giri dal fatto messo sotto indagine. Gara comunque ricca di bagarre, di sorpassi (rispetto a quel che di solito siamo costretti a vedere…), di duelli ravvicinati. Il più bello, consentitecelo, quello tra Trulli e Kovalainen. Sì, magari siamo di parte con Jarno, ma il podio conquistato dall’abruzzese sa di piccola grande impresa. Tenere una McLaren (più veloce della Toyota, ovvio…) alle spalle per diversi giri fino al traguardo ci restituisce il miglior Trulli di sempre.
Sotto il podio si respira l’emozione di Massa, la tacita ed elegante rassegnazione di Raikkonen, che per prima cosa va ad osservare il retrotreno della F2008 e ci trova un bel “buco” tra i profili in carbonio, lì dove lo scarico tranciato ha “arrostito” tutto fino a rendere visibile una piccola parte del propulsore. Fortunato nella sfortuna, dal momento che i danni sono stati contenuti nel migliore dei modi. Adesso la classifica parla di nuovo Ferrari: Massa è leader, fa sognare il suo paese, mostra di essere ulteriormente cresciuto ed è a +10 da Hamilton, fermo a quota 38. Kubica va a quota 46, grazie ad un semplice quinto posto che fa sembrare lontanissima la Bmw vista due settimane fa (Heidfeld addirittura tredicesimo…). Raikkonen è terzo, con 43 punti, a +5 da Lewis. La speranza di Robert, la forza di Massa, la calma di Kimi e la rabbia di Hamilton. Sono questi gli ingredienti con i quali si conclude il gran premio di Francia. Prossimo appuntamento, tra due settimane: Silverstone. Lì la Ferrari ha ancora molto da dire. E da scrivere.

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