Nonostante le previsioni dessero un minimo vantaggio della Ferrari sul circuito di Spa, il risultato delle qualifiche rosse non è stato quello atteso: Lewis Hamilton, con un tempo notevole (1’47’’3), ha fatto sua la pole. Tre decimi più veloce dello stesso Massa, sei più di Raikkonen, oltre un secondo se si considera il tempo di Alonso (sesto). La McLaren ha, almeno per oggi, trovato il giusto equilibrio tra le prestazioni della vettura e le grandi possibilità del suo pilota di punta, compensando eventuali carenze rispetto alla Ferrari.
Ferrari che, comunque, non è pessimista: anche se Massa, secondo e quindi di fianco ad Hamilton sulla griglia, partirà dal lato sporco si può sperare in uno start fulmineo non appena si spegneranno i semafori, cosa a cui Felipe ci ha un po’ abituati ultimamente. E comunque resta l’importante incognita del quantitativo di benzina imbarcato per la prima fase di gara. E’ possibile che la McLaren abbia qualcosa in meno nel serbatoio. Ultimo fattore interessante da considerare è la “freschezza” del motore di Hamilton, mentre quello di Massa ha già sulle spalle (o meglio, sulla testata) i chilometri vittoriosi di Valencia.
Raikkonen (quarto) rimane avvolto in prestazioni né buone né cattive, una sorta di limbo che potrebbe stavolta condannarlo in modo definitivo al ruolo di comprimario per aiutare il compagno di squadra a vincere contro Lewis e per consentire alla Ferrari il non facile compito di restare in classifica ancora davanti alla McLaren, che gara dopo gara ha rosicchiato tutto lo svantaggio accumulato nel corso della prima parte di campionato.
Montezemolo, nei test a Monza, ha rassicurato pubblicamente Kimi e allontanato con fermezza le voci che vorrebbero Fernando Alonso in Ferrari tra meno di due anni. Un gesto importante, simbolico, che rappresenta l’appoggio concreto che la squadra vuole dare al suo pilota. C’è chi ipotizza che il finlandese non stia trascorrendo un momento sereno nella sua vita privata, fattore che condizionerebbe (e non di poco) il comportamento in pista. Comunque stiano le cose, questa è un’altra storia, che deve giustamente restare nella sfera privata del personaggio e sulla quale quindi non torneremo più su.
Strategie e meteo: domani la gara si deciderà soprattutto per questi due elementi. C’è forte possibilità di pioggia, Lewis Hamilton ha già dimostrato il suo (grande) valore nella difficile guida sotto l’acqua ed è un punto che potrebbe avvantaggiarlo in caso di scrosci continui. La Ferrari, come detto sopra, forse ha maggiore autonomia di carburante dei rivali ed è un fatto che potrebbe tornare molto utile in corsa. Da notare anche l’ottima prestazione di entrambe le Toro Rosso, che con Bourdais e Vettel si sono schierate in quinta fila, superando come a Valencia due settimane fa anche il secondo turno di qualifica e accedendo all’ultima fase. Lo start domani alle ore 14.
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